candeliere, 1610 - 1620

Il candeliere è in ambra gialla lavorata al tornio, sorretto da una base esagona, poggiante su di un supporto in argento dorato e terminante in sei piccoli artigli che reggono un globo ciascuno in argento. Il fusto è realizzato in più pezzi d'ambra (forse tre) torniti e scanalati e, in parte, lavorati con decorazioni di racemi a bassorilievo. In alto termina con un supporto, quello atto ad accogliere la candela, lavorato a traforo, in argento dorato. E' in coppia con il candeliere n. 100 dell'inventario del Bargello. Il corpo esagonale è forse la parte più interessante, in quanto presenta una decorazione molto ricca: si trovano una serie di racemi risolti in bassorilievo che decorano il piano dove si diparte il fusto; sulla base, invece, la decorazione è alternata da losanghe e ovali con raffigurazioni di piante e animali sempre in bassorilievo

  • OGGETTO candeliere
  • MATERIA E TECNICA ambra gialla/ intaglio/ tornitura/ incisione
  • AMBITO CULTURALE Manifattura Germania Nord-orientale
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo degli Argenti
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Giunge insieme al suo gemello nelle collezioni nel 1753, anno dell'apogeo lorenese, dove vengono subito sistemati in Galleria nella "Stanza delli Stipi con porta sul Corridore grande dalla parte di Levante". Concordiamo perfettamente con la Piacenti che ipotizza una provenienza da Konigsberg, specificando che possa trattarsi di un lavoro della cerchia dello Schreiber. Lo desumiamo dalla sovrastruttura in metallo dorato, che abbiamo imparato ormai, essere prerogativa della capitale prussiana (si noti la stretta somiglianza degli appoggi, con volute e artiglio che ghermisce un globo, con quelli dei candelieri nn. 1-2 e dell'altare n. 83 dell'inventario del Bargello, entrambi provenienti per l'appunto da Konigsberg), ma anche dalla qualità dell'ambra di un luminoso color giallo intenso (proprio come quella che si estraeva dai bacini delle coste baltiche). Il particolare che ci permette di ipotizzare la paternità dei due candelieri allo Schreiber è sicuramente il tipo di decorazione presente nelle facce della base: volute vegetali e fiori si intrecciano entro losanghe (forma geometrica cara alla produzione prussiana) e ovali. Realizzate tramite una sorta di bassorilievo dai caratteri vivaci - forme ampie e decise. Esiste un'altra coppia di candelabri custoditi alla Schatzkammersammulung im Schloss di Stoccolma provenienti forse da Konigsberg e databili ai primi anni del XVII secolo, strutturati e decorati similmente ai nostri esempi. Probabilmente tutti questi candelieri, sia quelli di Stoccolma che quelli degli Argenti, possono essere realmente opera della bottega di Schreiber e pertanto la datazione che ci sentiamo di attribuire oscilla negli anni del secondo decennio del XVII secolo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900749946
  • NUMERO D'INVENTARIO Bargello ambre 100, 101
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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