L'altarolo è posto sopra un imbasamento a doppio ordine architettonico: nel più alto, sul davanti, si trova un bassorilievo in ambra chiara nel quale è rappresentata la Resurrezione di Nostro Signore e, ai suoi lati, sono San Giovanni e la Madonna, statuette in piedi su piccolo piedistallo nel quale sono rappresentati in mezze figure a bassorilievo la Vergine annunziata e l'Angelo annunziante. Nell'ordine inferiore sono tre piccoli bassorilievi in ambra scura rappresentanti soggetti della Passione di Nostro Signore. Dal basamento si diparte, per mezzo di un raccordo a forma di cherubino, il crocifisso completamente realizzato in ambra gialla; nelle quattro estremità della croce si trovano quattro cartelle con gli Evangelisti a bassorilievo in ambra chiara su fondo nero (manca l'Evangelista del braccio sinistro della croce)
- OGGETTO altarolo
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MATERIA E TECNICA
ambra gialla/ intaglio
ambra chiara / intaglio
Avorio
- AMBITO CULTURALE Manifattura Germania Nord-orientale
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo degli Argenti
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
- INDIRIZZO P.zza Pitti, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'altarolo va annoverato tra quegli oggetti che compaiono per la prima volta nell'inventario del 1753, redatto durante l'apogeo lorenese, quando tutte le collezioni medicee confluirono in Galleria. L'altarolo possiede una struttura molto aggraziata, curata nei particolari e nel disegno, riccamente decorato da festoni realizzati a traforo. Ugualmente la croce arricchita con eleganti cartelle con le insegne degli Evangelisti e da un cherubino al terzo inferiore dell'altezza (sulla sinistra individuiamo, dall'unica fotografia esistente, la flagellazione, per gli altri due bassorilievi non riusciamo ad individuare il soggetto.) A noi sembra decisamente un oggetto proveniente da qualche centro della Germania nord-orientale, certamente più grazioso e leggiadro dei manufatti prodotti a Konigsberg, pieno di compiacimenti come ad esempio gli atteggiamenti vezzosi della Madonna e del San Giovanni, i panneggi rigonfi d'aria alle maniche della tunica, i già citati festoni a traforo e le piccole sfere d'ambra che coronano tutto il complesso. Trarne delle conclusioni sulla datazione e sul luogo esatto di provenienza appare francamente un po' difficile; diremo, però, senz'altri dubbi, che l'altarino possiede, nel linguaggio decorativo, chiari riferimenti all'arte in ambra prussiana della metà del XVII secolo, anche se risulta purtroppo impossibile decifrarne la città o la zona di produzione
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900749938-0
- NUMERO D'INVENTARIO Bargello ambre 84
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2003
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0