Cleopatra/ studio per Cleopatra
disegno
ca 1535 - ca 1535
Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564)
1475/ 1564
Sul recto e sul verso sono raffigurate due versioni di una testa di Cleopatra
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ matita nera
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ATTRIBUZIONI
Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564): disegnatore
- LOCALIZZAZIONE Casa Buonarroti
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera fa parte del gruppo di disegni di Michelangelo detti presentation drawings. Con questa definizione, coniata da Johannes Wilde, si intendono i fogli realizzati non a fini progettuali o di studio, ma, dichiaratamente, per farne dei doni: invenzioni altamente elaborate e, in Michelangelo, dai soggetti complessi, quasi sempre profani e spesso di non facile interpretazione. E infatti la Cleopatra fu eseguita per Tommaso de' Cavalieri, il giovane patrizio romano grande amico di Michelangelo, da lui conosciuto nel 1532 e destinatario del gruppo più consistente, e straordinario per qualità, di queste invenzioni. Nel 1562, vivente ancora Michelangelo, Tommaso si trovò costretto a regalare la "Cleopatra" al duca Cosimo I de' Medici, accompagnando però il dono con una lettera nella quale affermava che privarsi di quell'opera gli aveva procurato non meno sofferenza della perdita di un figlio; infatti, nell'imminenza di separarsene, ne volle far eseguire una copia da un "maestro amico suo", come risulta da una lettera, datata 24 gennaio 1562, di Averardo Serristori, ambasciatore di Cosimo I alla corte papale. Nel 1614 la "Cleopatra", per volontà di Cosimo II, entrò a far parte delle collezioni buoarrotiane. Siamo di fronte a uno degli episodi significativi nella storia della Casa Buonarroti, per i rimarchevoli riscontri biografici che si collegano a questo celebre foglio, oltre che per la sua altissima qualità. Ne era ben consapevole Michelangelo il Giovane che, come attestano antichi inventari, lo espose incorniciato nello "scrittoio", il piccolo spazio nel quale era solito ritirarsi per scrivere e attendere ai suoi studi. Nell'agosto 1988, una provvidenziale operazione di restauro permise di ritrovare, sul verso del disegno, un altro autografo di Michelangelo: il foglio fu infatti liberato dal controfondo, e si scoprì così un'altra immagine di Cleopatra, identica come invenzione, con lo stesso movimento dell'acconciatura che diventa serpente, ma, rispetto alla nobile e rifinita classicità del recto, molto più immediata ed esprimente viva angoscia. Accanto al volto dell'antica regina si vede, appena accennato, un profilo di vecchio che riporta ad analoghe fisionomie leonardesche. Le opere di Michelangelo vennero di frequente e attraverso i secoli copiate e tradotte in altre tecniche da molti artisti: il fatto che di questo verso non esistano copie induce a supporre che il disegno sia stato coperto molto precocemente
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747390
- NUMERO D'INVENTARIO Inventario degli oggetti d'arte 2 F
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- ISCRIZIONI in alto a destra - 2 - numeri arabi - a matita -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0