sacrificio di Isacco

disegno, ca 1535 - ca 1535

n.p

  • OGGETTO disegno
  • MATERIA E TECNICA carta/ matita nera/ matita rossa/ penna
  • ATTRIBUZIONI Buonarroti Michelangelo (1475/ 1564): disegnatore
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Daniele Da Volterra
  • LOCALIZZAZIONE Casa Buonarroti
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE "One of the most interesting og Michelangelo's mature sketches": così Berenson definisce questo disegno. Il foglio è sempre stato considerato autografo, tranne che da Baumgart e da Panofsky, che proposero, peraltro senza trovare seguito, il nome di Daniele da Volterra. Non è collegabile con opere o progetti del maestro questo pezzo, che è senza dubbio uno dei capolavori della Collezione di disegni michelangioleschi della Casa Buonarroti. L'unico studioso ad avanzare supposizioni in tal senso fu Tolnay. che lo mise in relazione con i rilievi che avrebbero dovuto decorare le tombe dei papi medicei Leone X e Clemente VII, destinate a essere collocate nel coro della basilica di San Lorenzo di Firenze, tombe peraltro mai eseguite. L'ipotesi si fondava sull'esame ravvicinato di un disegno di Michelangelo, attualmente al Christ Church di Oxford, raffigurante il progetto per una tomba papale dove, in alto a destra, si vede un tondo contenente un Sacrificio di Isacco. Di qui la percoce darazione di Tolnay ad anni in cui Michelangelo era impegnato nella Fabbrica di San Lorenzo (1524-1526). La collocazione cronologica del foglio resta in realtà controversa: si passa dalla proposta di Steinmann, che pensava ai tempi della Volta Sistina, all'idea di Dussle, che si spingeva oltre il Giudizio finale. Di diverso parere è però la maggioranza degli studiosi, tra i quali lo stesso Berenson e Paola Barocchi, che datano l'opera verso la metà degli anni trenta. Infatti, il tratto avvolgente del disegno, pienamente leggibile nonostante qualche ritocco più tardo, rivela una fase matura e sembra preannunciare il movimento tormentato del Giudizio finale. E' comunque singolare che la critica non abbia preso quasi mai in considerazione, a proposito del 70 F, l'evidente memoria di Filippo Brunelleschi, segnalata dalla Brugnoli nel 1964, e recentemente utilizzata da Gnann. Il confronto con la celebre formella del concorso del 1401 per la seconda porta del Battistero di Firenze rivela infatti analogie così numerose e significative da fare di questo disegno se non una copia della formella brunelleschiana, certo l'omaggio a un'artista molto ammirato dal Buonarroti. La scritta "di Michelagnolo" fu apposta in calce al foglio dal pronipote Michelangelo Buonarroti il Giovane
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900747252
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario degli oggetti d'arte 70 F
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2012
  • ISCRIZIONI in alto a destra - 70 - Buonarroti Michelangelo il Giovane - corsivo -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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