alzata, 1700 - 1724

La base, a sezione circolare, è impostata su un breve bordo, che una piccola cornice convessa, una concava ed un'alta bombata, decorata con baccellature diagonali che sovrastano un ovulo e si alternano a perlinature, raccordano al corpo centrale piatto modanato. Questo, restringendosi in un breve collo liscio, si collega al piatto circolare, il quale presenta un fondo con modanature incise che si rialza con una breve sponda analogamente modanata. Il bordo è impreziosito da una breve cornice convessa e da una decorata come quella bombata della base. Sul verso del piatto è inciso lo stemm a Frosini

  • OGGETTO alzata
  • MATERIA E TECNICA argento/ sbalzo/ cesellatura/ bulinatura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Italiana
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Bottega Tedesca
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'alzata, eseguita secondo Giampiero Lucchesi (G. Lucchesi, "Museo dell'Op era del Duomo di Pisa", Pisa, 1993, p. 71) da un ignoto orafo tedesco nella prima metà XVIII secolo, appartiene alla categoria degli argenti di uso profano. Come testimonia la presenza dello stemma Frosini, essa è l'unico pezzo esistente di quel servito, lasciato in eredità all'Opera del Duomo d all'arcivescovo Francesco Frosini (1702-1733) e composto in tutto da undic i oggetti: "un bacile d'arg:to con L'orlo, et il mezzo dorato", "un mescirobba dorato in parte", "un campanello arg:to", "un calice con sua patena", "quattro Cand:ri d'arg.to da tavola" e "due sottocoppe con orlo dorato". Questi arredi, che compaiono già nell'inventario del 1708 in un'aggiunta scritta con grafia diversa e datata 14 giugno 1738 stile pisano, si vanno a sommare alla bugia, al messale ed al canone pontificale "con nodi d'arg.to ai segnaletti" di proprietà del Frosini, acquistati dall'Opera dopo la sua morte, come attesta il mandato di pagamento del 17 maggio 1735 stile pisano (ASP, Opera del Duomo, f. 666, anno 1735, copia di mandato 151). Dalla descrizione contenuta nell'inventario del 1895 si desume che l'alzata in questione è proprio una delle due "sottocoppe" lasciate dal Frosini. Già questo termine, con cui esse vengono designate in tutti gli inventari, ci dice molto della loro funzione e della loro origine. Infatti, non è altro che la traduzione del francese "soucoupes", vocabolo usato nei documenti settecenteschi per indicare un vassoio d'oro o d'argento che fa la sua prima comparsa sulla tavola di Luigi XIV e che da allora non viene mai a mancare s ulle tavole dei grandi sovrani europei per tutto il Settecento. Questa è u na delle numerose tipologie di argenti, prodotte per il mercato aristocratico e nate in seguito a quella rivoluzione nel galateo a tavola, che, verificatasi durante il XVII secolo, vede nel ruolo di guida la corte di Francia. Un nuovo modo di stare a tavola improntato ad un maggiore comfort personale e una maniera diversa di servire le portate determinano la realizzazione di oggetti funzionali ai nuovi usi cui sono adibiti. Alcune tipologie di suppellettili, già esistenti, si evolvono assumendo nuove forme, come, ad esempio, le zuppiere o pot-à-oille, i pezzi principali presenti sulla tavola, le saliere, gli spargizucchero. Altre sono totalmente nuove, come i sottopiatti ad anello, le nef-à-cadenas, i secchielli per il ghiaccio ed ancora le caffettiere, le cioccolatiere e le teiere, nate dall'introduzione del caffè, del cacao e del tè importati dalle Americhe e dall'Oriente. Ma il pranzo, come pure la "levée" del sovrano, acquista anche un importante significato politico negli Stati assolutisti europei e, quindi, viene regolato da un complicato cerimoniale. Di esso fanno parte la zuppiera, dalle forme sempre più sontuose, e tutti gli altri contenitori coperti che stanno sulla tavola e che a partire dagli anni Novanta del Seicento vengono col locati su di un vassoio molto elaborato, detto surtout o centrotavola. Anche la "soucoupe" fa parte del rigido cerimoniale di corte: dopo che l'assagiatore ha assaggiato le bevande, queste, consistenti in vino ed acqua versati separatamente all'interno di due apposite caraffe, vengono servite a l sovrano insieme ad un bicchiere su un vassoio d'oro, chiamato appunto sottocoppa. La forma è ovunque la stessa e consiste in una base circolare collegata al piatto rotondo da un fusto a tromba. Questo, assai comodo da tenersi in mano per portare cibi e bevande, sarà sostituito dal 1720 circa c on piedini a voluta posti agli angoli in modo da garantire un supporto sta bile al vassoio. Ma "soucoupes" sono definite anche quelle alzate analoghe , incluse nei servizi da toilette per la "levée": su di esse, in genere, vengono portati al sovrano i guanti, da cui il nome di "gantières" o guanti ere. La nostra alzata, dunque, appartiene ad una tipologia in voga a parti re dal tardo XVII secolo. I motivi decorativi, costituiti da baccellature e perlinature, risentono del nuovo gusto rocaille in quel loro disporsi in diagonale, timido accenno del movimento a spirale che sconvolge le forme d egli oggetti settecenteschi, in primo luogo francesi. Tuttavia, l'accentuata bombatura della base ed il collo tozzo, così diverso da quelli snelli e d affusolati delle alzate di pieno Settecento, spingono a collocare l'arre do intorno al primo quarto del XVIII secolo, comunque sicuramente prima de l 1733, anno della morte dell'arcivescovo Frosini. Purtroppo i due punzoni impressi sulla nostra "sottocoppa" non ci consentono di individuarne l'ambito artistico di origine: in particolare, uno dei due, leggibile solo in p arte, sembra raffigurare chicchi d'uva, che potrebbero far pensare ad una qualche somiglianza con i semi della pigna, il marchio di garanzia usato a d Augsburg con leggere varianti per tutto il Settecento. (Segue in OSS)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900665765
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00665765
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 2003
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2007
    2014
  • STEMMI Verso del piatto - Stemma - Frosini - Scudo ovale partito e diviso orizzontalmente a metà da una fascia con tre fiori: nella metà superiore il campo di sinistra è caricato da una fascia a scacchi, mentre quello di destra reca tre scaglioni
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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