Madonna con Bambino
dipinto
1541 - 1541
Sogliani Giovanni Antonio (1492/ 1544)
1492/ 1544
Tavola rettangolare raffigura la Madonna in piedi che sorregge Gesù bambino, pure lui eretto. Le due figure sono inquadrate da una nicchia del muro dello sfondo
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
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ATTRIBUZIONI
Sogliani Giovanni Antonio (1492/ 1544)
- LOCALIZZAZIONE Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Supino (1894, p. 438) ha riconosciuto nell'opera un frammento di una "tavola d'altare dipinta dal Sogliani" danneggiata nell'incendio del 1595 e "segata per conservarne le parti men rovinate dal fuoco" (oltre a questa la destra, raffigurante i SS. Andrea, Nicola di Bari e Antonio abate, e due Putti verosimilmente posti a coronamento della composizione ora nei depositi del Museo Nazionale di San Matteo; per le ragioni che inducono a identificarla con quella eseguita dal pittore fiorentino per l'altare della Concezione, cfr. (2044), (2049), (2050)). L'indicazione, che ha corretto, per via di confronto stilistico, l'attribuzione tradizionale della "graziosa Madonna in piè dritta" a Perin del Vaga (cfr. DA MORRONA 1787, I, p.164), è stata confermata dai documenti pubblicati dal Tanfani Centofanti (1897, p. 270). Da essi si ricava come, nel 1627, l'Operaio Curzio Ceuli avesse fatto "fare l'ornamento a una Madonna santissima di mano del Sogliano cavata da una taula vecchia resarcita", che fu poi collocata sul "pilastro primo della navata grande di rimpetto alla Santa Agniese". L'opera, come notava Supino, appare ampiamente ridipinta "nella parte inferiore" e nel fondo, mentre la base fu forse "fatta di nuovo" (1894, p. 438); a questo proposito si consideri come la documentazione sinora rintracciata sembri escludere un diretto intervento su di essa di Aurelio Lomi, che pure aveva curato il ripristino degli altri frammenti, cioè le "tre fiure [...], et un puttino et altro suppezzamento" (come si ricava dal resoconto della stima, effettuata il 18 novembre 1618, sul lavoro compiuto: cfr. CIARDI, GALASSI, CAROFANO 1989, p. 282, XXXI). D'altro canto, non è inverosimile l'ipotesi che, al momento della collocazione in Duomo, l'opera possa essere stata restaurata dal Maruscelli, spesso utilizzato in simili lavori (se ne veda il resoconto in TANFANI CENTOFANTI 1897, pp. 275- 277), come sembra confermare il trattamento sommario delle pieghe sulla veste rossa della Vergine, facilmente confrontabile con le analoghe soluzioni utilizzate nel "Convito di Abramo" della tribuna (1567). Un disegno preparatorio per la figura della Vergine (Firenze, Uffizi, 17021 F) è stato identificato da Bernardini (1910, pp. 154-155)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900665664
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Opera Primaziale Pisana
- DATA DI COMPILAZIONE 1995
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0