Madonna con Bambino e San Giovannino
dipinto,
post 1515 - ante 1520
Sogliani Giovanni Antonio (1492/ 1544)
1492/ 1544
IPINTO: 2 traverse orizzontali con incastro a sezione rettangolare. Il retro è protetto da carta incollata; CORNICE: del sec. XIX; dorata con profilo aggettante con decorazione intagliata a foglie di alloro; dipinta sul bordo esterno. Incastro angolare a 90° con taglio verticale, numerosi fori di insetti xilofagi sui due elementi orizzontali; inserimento del dipinto con staffe metalliche; gancio ad 'e'
- OGGETTO dipinto
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MISURE
Profondità: 2.5 cm
Altezza: 98 cm
Larghezza: 76 cm
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ATTRIBUZIONI
Sogliani Giovanni Antonio (1492/ 1544): pittore
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ALTRE ATTRIBUZIONI
Cesare da Sesto
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Sabauda
- LOCALIZZAZIONE Palazzo Reale, Manica Nuova
- INDIRIZZO Via XX Settembre, 86, Torino (TO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Acquistato dal pittore Angelo Boucheron sul mercato antiquario milanese, il dipinto venne poi da questi venduto a Carlo Alberto di Savoia nel 1839, entrando poi così nelle collezioni come opera di Cesare da Sesto, come documentato dagli inventari. E' infatti segnalato tra gli acquisti fatti dalla Reale Galleria di Pittura nel 1842 (Nada 1965, p. 182); nel catalogo del Gamba, dove in una annotazione si legge che "apparteneva al sig. Galli di Milano", è menzionato come opera di "Scuola lombarda - Cesare da Sesto", con correzione "Sogliani Giov. Ant." (INVD: 1899; INVD: 1952; cfr. Gabrielli 1971, con bibliografia). Infatti la critica ha sempre ricondotto il dipinto alla mano di Giovanni Antonio Sogliani, artista fiorentino formatosi nella bottega di Lorenzo di Credi dove rimase a lungo in un ambiente artistico in generale aderente a un linguaggio rigoroso, normalizzante, semplificato, prossimo alla spiritualità promossa da fra' Girolamo Savonarola, priore del convento di San Marco fino al 1498, quando venne giustiziato. Il dipinto della Sabauda è databile intorno al 1515-1520, quando Sogliani, iscrittosi all'Arte dei medici e speziali e avviata un'attività indipensente, si accosta a Fra' Bartolomeo, Mariotto Albertinelli e alla Scuola di San Marco, con cui avvia un rapporto di lavoro, certo favorito dalle relazioni che lo stesso Credi aveva con i pittori che gravitavano negli ambienti del convento domenicano dove ancora le parole di Savonarola trovavano terreno fertile. Il dipinto della Sabauda infatti, insieme ad altre composizioni analoghe (Bruxelles, Musée Royaux des Beaux-Arts, Baltimora, Walters Art Gallery, Copenhagen, Palazzo reale) testimonia "oltre al tentativo di discostarsi dal maestro, ripensamenti su cose raffaellesche e leonardesche" (Bencistà 1996). La cornice è stata realizzata verosimilmente al momento dell'ingresso nella Regia Pinacoteca, ed è simile ad altre volute dalla direzione di Roberto Tapparelli d'Azeglio
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0100350959
- NUMERO D'INVENTARIO 824
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Musei Reali-Galleria Sabauda
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici del Piemonte
- DATA DI COMPILAZIONE 2012
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0