capitello - bottega pisana (seconda metà sec. XII)

capitello, 1150 - 1199

Il capitello, di tipo composito, presenta un giro inferiore di foglie di acanto dalle punte ricurve, con il corpo scanalato e i morbidi contorni, l'una attaccata all'altra; dagli steli, non rilevati dal fondo, nascono le quattro volute superiori, composte di racemi che racchiudono un cespo a forma di fiore, secondo un modello molto diffuso; meno usuale è la serie di sei rosette (dello stesso tipo si ritrovano nel capitello su pilastro del primo ordine di arcate), disposte a coppie sovrapposte e circondate da un racemo che nasce insieme alle volute dalla bocca degli steli; su ogni faccia, il fiore d'abaco

  • OGGETTO capitello
  • MATERIA E TECNICA marmo/ scultura
  • AMBITO CULTURALE Bottega Pisana
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il capitello, secondo quanto riferito nell'inventario di Lasinio (1831, n. 42), "stava in passato sopra una colonna del primo ordine della facciata", da dove venne rimosso, insieme a una colonna, nel 1813 e trasferito in Camposanto; il pezzo, sostituito perché danneggiato (venne forse colpito da un fulmine, come rivela la caduta di una parte di esso), probabilmente si trovava al posto dell'attuale capitello, posto in opera nel 1828 (Calderoni Masetti 1983, p. 810). Si badi che il capitello, per le misure che presenta, più grandi di quelle consuete per i capitelli delle loggette di facciata, non dovette essere eseguito originariamente per la facciata del Duomo, ma vi venne collocato più tardi, forse in occasione dei restauri dopo l'incendio del 1595, che videro numerose sostituzioni nel primo ordine di arcate; è probabile che esso sia stato preso dai magazzini dell'Opera, dopo essere stato rimosso o da qualche altro punto del Duomo o dalle prime due loggette del campanile (durante uno dei tanti interventi di manutenzione), dove sono presenti capitelli di misura e tipologia analoghe. L'esecuzione dell'opera rivela un diffuso utilizzo del trapano, i cui fori danno movimento chiaroscurale alle rosette e alle volute; un buon bagaglio tecnico e tipologico rivela l'artefice che si produce in ricercati effetti di aggetto, eseguendo inoltre con accuratezza le foglie e i cespi delle volute. Lo scultore del capitello, dunque, aderisce alle soluzioni tipologiche adottate nella produzione pisana della seconda metà del XII secolo, come venivano messe in mostra, con altre capacità, dagli artefici delle due colonne a racemi ai fianchi del portale centrale, con cui si riscontrano generiche analogie nelle rosette cupoliformi e nella costruzione dei racemi. Si badi che, nella seconda loggetta dell'abside, il quarto capitello a partire da sinistra presenta volute a racemi e una serie di rosette nelle facce secondo tipologie e modi molto simili a quelli presenti nel capitello in esame, al punto di far pensare che sia stato eseguito nella stessa bottega
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900665591
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00665591
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1150 - 1199

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE