miniatura, insieme di Bartolomeo di Fruosino (primo quarto sec. XV)

miniatura, 1421 - 1421

Il codice contiene le antifone per la festa di sant'Egidio a cui era dedicata la chiesa per la quale fu realizzato. Membr., cc. I (membr. sciolta) + 74 (la prima e l'ultima carta, numerate 1 e 74 sono carte di guardia); inchiostro (nero, rosso, azzurro); colori a tempera, oro (in foglia su bolo); penna e pennello. Rubriche in inchiostro rosso. Numerazione moderna a matita nell'angolo superiore del margine esterno; 12 fascicoli regolari, quasi tutti quaterni, I, XI, XII (bifolii), X (trierno). Testo: 1 colonna di scrittura con 5 righe di testo e 5 tetragrammi rossi; richiami dei fascicoli in fondo al margine inferiore scritti a penna molto sottile, in corsivo e di modulo molto piccolo. Scrittura Testualis eseguita da un'unica mano fino a c. 70r; cc. 70v-72r: altra mano. Legatura successiva alla realizzazione del codice (sec. XIX ?): piatti in cartone ricoperti di moiré marrone, rinforzato agli angoli e lungo il dorso con cuoio marrone chiaro; il dorso presenta decorazioni in oro ad impressione che evidenziano i sei nervi con due righe parallele ad un fregio di foglie d'acanto stilizzate. Contiene:156 iniziali filigranate piccole,19 iniziali filigranate rifesse medie,2 iniziali filigranate rifesse grandi,3 iniziali fogliate con figure caudate,2 iniziali fogliate con storia caudate

  • OGGETTO miniatura
  • MISURE Altezza: 694 mm
    Larghezza: 490 mm
  • ATTRIBUZIONI Bartolomeo Di Fruosino (1366 Ca./ 1441)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di S. Marco
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Marco
  • INDIRIZZO P.zza S. Marco 3, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il codice contiene le antifone per la festa di sant'Egidio e fu realizzato per la chiesa dedicata al santo facente parte del complesso dell'Ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze; la chiesa fu consacrata dal papa Martino V nel 1420 e l'episodio è ricordato nella miniatura a c. 61v. Il codice fu realizzato appena un anno dopo l'evento e la data è fornita dal colophon a c. 70r che indica anche i nomi dello scriba frate Guglielmo e del pittore Bartolomeo, quest'ultimo identificato da Colnaghi con Bartolomeo di Fruosino, attribuzione confermata dalla Levi D'Ancona (1961) e più recentemente dalla Scudieri (in Miniatura 2003, pp. 73-74). Lo stile dell'illustrazione appare, quindi, piuttosto omogeneo ed "esprime le spinte contrastanti che animavano gli anni Venti del Quattrocento, momento di trapasso culturale dal Tardogotico al Rinascimento" (Scudieri, in Miniatura 2003, p. 73). Le poche differenze stilistiche tra le miniature sarebbero così da riferirsi a precise scelte del miniatore che ha volute infondere un tono più aulico e magnificente per esempio alle immagini di sant'Egidio in veste ufficiale (cc. 29r, 61v). Le tipologie dei panneggi svolazzanti, la forzatura fisionomica di alcuni volti e i cangiantismi cromatici sarebbero caratteristiche ancora legate ad una cultura tardogotica mentre la classicheggiante monumentalità di alcune immagini 'trionfali' del santo (cc. 11v, 35v) tradiscono la curiosità verso gli studi umanistici, così come la presenza di iscrizioni "di imitazione lapidaria" sotto le figure o intorno alla scena (Ciardi Dupré dal Poggetto, in Lorenzo Ghiberti 1978, pp. 159-160)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900645715-0
  • NUMERO D'INVENTARIO S. Marco e Cenacoli 557
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo di San Marco - Firenze
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2009
  • ISCRIZIONI cartellino cartaceo sul verso del piatto anteriore - R. MUSEO DI S. MARCO/ Inventario 1918/ N. 557 - caratteri gotici - a impressione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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