Cristo risorto

miniatura, 1421 - 1421

Corpo della lettera arancione decorato con cornici perlate, anellini e foglie lanceolate azzurre, viola e verdi che vanno a formare la coda con altre foglie gialle e arancioni; campo e fondo interamente in foglia d'oro, il fondo delineato da una cornice gialla perlata. Al centro è la figura di Cristo poggiato su sottili nuvolette e circondato da lunghi raggi di luce incisi sulla foglia d'oro, così come il nimbo decorato con cerchietti e crocesegnato; Cristo indossa una tunica celeste e il mantello bianco, una mano è benedicente e nell'altra tiene il vessillo della resurrezione

  • OGGETTO miniatura
  • MISURE Altezza: 220 mm
    Larghezza: 211 mm
  • ATTRIBUZIONI Bartolomeo Di Fruosino (1366 Ca./ 1441)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di S. Marco
  • LOCALIZZAZIONE Convento di S. Marco
  • INDIRIZZO P.zza S. Marco 3, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il codice contiene le antifone per la festa di sant'Egidio e fu realizzato per la chiesa dedicata al santo facente parte del complesso dell'Ospedale di Santa Maria Nuova di Firenze; la chiesa fu consacrata dal papa Martino V nel 1420 e l'episodio è ricordato nella miniatura a c. 61v. Il codice fu realizzato appena un anno dopo l'evento e la data è fornita dal colophon a c. 70r che indica anche i nomi dello scriba frate Guglielmo e del pittore Bartolomeo, quest'ultimo identificato da Colnaghi con Bartolomeo di Fruosino, attribuzione confermata dalla Levi D'Ancona (1961) e più recentemente dalla Scudieri (in Miniatura 2003, pp. 73-74). Lo stile dell'illustrazione appare, quindi, piuttosto omogeneo ed "esprime le spinte contrastanti che animavano gli anni Venti del Quattrocento, momento di trapasso culturale dal Tardogotico al Rinascimento" (Scudieri, in Miniatura 2003, p. 73). Le poche differenze stilistiche tra le miniature sarebbero così da riferirsi a precise scelte del miniatore che ha volute infondere un tono più aulico e magnificente per esempio alle immagini di sant'Egidio in veste ufficiale (cc. 29r, 61v). Le tipologie dei panneggi svolazzanti, la forzatura fisionomica di alcuni volti e i cangiantismi cromatici sarebbero caratteristiche ancora legate ad una cultura tardogotica mentre la classicheggiante monumentalità di alcune immagini 'trionfali' del santo (cc. 11v, 35v) tradiscono la curiosità verso gli studi umanistici, così come la presenza di iscrizioni "di imitazione lapidaria" sotto le figure o intorno alla scena (Ciardi Dupré dal Poggetto, in Lorenzo Ghiberti 1978, pp. 159-160)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900645715-2.3
  • NUMERO D'INVENTARIO S. Marco e Cenacoli 557
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo di San Marco - Firenze
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2009
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

FA PARTE DI - BENI COMPONENTI

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Bartolomeo Di Fruosino (1366 Ca./ 1441)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - 1421 - 1421

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'