DUE CORNUCOPIE INTRECCIATE, CESTA DI FRUTTA

dittico,

Le due valve sono collegate con una cerniera in bronzo. Le facce esterne presentano al centro due cornucopie intrecciate dalle quali fuoriescono tralci d'edera. In basso c'è una cesta di frutta; tra le due cornucopie una piccola croce e il monogramma di Areobindo. In alto, in un cartello, corre l'iscrizione che ricorda il console

  • OGGETTO dittico
  • MATERIA E TECNICA avorio/ intaglio/ incisione
    Bronzo
  • AMBITO CULTURALE Bottega Bizantina
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dittico fu realizzato a Costantinopoli nel 506, anno del consolato di Flavio Areobindo, marito dell'influente nobildonna Giuliana Anicia, e morto assassinato nel 545. Altri dittici donati da Areobindo sono conservati in musei europei: a San Pietroburgo (Ermitage), a Parigi (Louvre e Museo di Cluny) a Besançon (Museo) e a Zurigo (Landesmuseum). Il Donati, erudito lucchese, ne parlò già nel 1753; successivamente fu il Guidi (1907) il primo a decifrare i nomi di santi incisi all'interno delle valve e propose che si trattasse della commemoratio del Canone della messa, attestando, quindi, un precoce uso liturgico dell'oggetto. In base all'analisi paleografica della scrittura e alla presenza del nome Frigiani, ovvero Frediano, si può affermare che tale uso risalga già ai secoli VI e VII. Per molti secoli il dittico fu nel Tesoro dei Canonici, passò poi all'Archivio Capiotlare fino all'attuale collocazione museale. L'oggetto è descritto nell'inventario del IX-X secolo come "tabulas eburneas", poi in quello della sacrestia del Duomo (1566) come "una maginetta d'avolio" e, infine, in quello del 1665 come "1 immagine di avorio con figure di basso rilievo". Fu incluso nel catalogo dei dittici consolari redatto dal Delbrueck nel 1929; nel 1930 fu oggetto di un articolo del Bindoli. Nel dopoguerra fu citato dalla Belli Barsali (1953) e (1970), esposto nelle mostre a Lucca del 1957 e del 1970. Ragghianti espresse il proprio parere sul dittico nel 1968; Baracchini e Caleca lo inclusero nel lavoro sul Duomo di Lucca del 1973; infine, nel 1976, fu il Volbach a prenderlo in considerazione nel lavoro sulle opere in avorio della tarda antichità e dell'altomedioevo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900556694
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI valva anteriore esterno - FL(AVIUS) AREOB(INDUS) DAGAL(AIFUS) AREOBINDUS V(IR) I(NLUSTRIS) - corsivo - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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