compianto sul Cristo morto
dipinto,
Il dipinto raffigura la Madonna, con abito rosso e manto blu, ampiamente panneggiato, che ritta in piedi al centro della scena, tiene la mano del Figlio morto, che si trova semisdraiato ai suoi piedi, poggiato sul sudario. A sinistra un angelo bacia i piedi del Cristo morto. La scena si svolge in un paesaggio campestre
- OGGETTO dipinto
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ATTRIBUZIONI
Luchi Giuseppe Antonio Detto Diecimino (1709/ 1774)
- LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Paragonando il nostro dipinto con la versione coeva del Compianto della Madonna, conservata nella pieve di Diecimo, osserviamo che l'impostazione della scena è identica e sono minime le differenze, riconducibili all'inclinazione della testa della Madonna, più accentuata nella tela di Diecimo, alla presenza nel nostro, in basso a sinistra, di un angelo che bacia il piede del Cristo, sostituito nel dipinto di maggiori dimensioni dai segni della passione, la corona di spine e i chiodi. Qualche diversità si nota anche nel paesaggio, dominato nella tela di Diecimo, sulla destra, dal braccio verticale della croce. Entrambi i dipinti si distinguono per la grande eleganza di un collaudato linguaggio pittorico che unisce una meditata semplicità compositiva a sorprendenti virtuosismi grafici e luministici con risultati decisamente scenografici. Il fulcro della composizione è nel nodo della mano della Madonna - figura monumentale e dolorosa, per la quale i richiami a modelli guercineschi sono inequivocabili - intrecciata con quella del Figlio morto, il contenuto patetismo del quale - il dramma della scena è tutto concentrato infatti nella madre - è sottolineato da soluzioni luministiche che pongono la superficie quasi levigata della carne a contrasto con il drappeggio del sudario. La composizione è indubbiamente una delle più riuscite del pittore, che innesta felicemente in quest'opera la lezione correggesca appresa negli anni giovanili, e per la quale è eclatante conferma il raffronto con il Compianto di Cristo nella Galleria Nazionale di Parma, sulla tradizione locale di Giovan Domenico Lombardi e del Cecchi (ben presente il Luchi dovette avere la Deposizione di Villa Guinigi del primo e del secondo la Sant'Anna della Chiesa di San Benedetto in Gottella), con quei toni innovativi che già preludono decisamente le soluzioni 'neoclassiche' che si andranno diffondendo in ambiente lucchese con Nocchi e Tofanelli
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900556113
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2004
2006
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0