compianto sul Cristo morto

dipinto, 1752 - 1752

In primo piano su di un bianco sudario è adagiato il Cristo, dietro al quale si erge il legno della croce dalla quale è stato deposto. La Vergine in piedi accanto a lui, in veste rossa e abbondante mantello blu, gli tiene la mano e volge lo sguardo verso l'alto in un atteggiamento di disperazione. In primo piano sono la corona di spine e i chiodi del martirio

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Luchi Giuseppe Antonio Detto Diecimino (1709/ 1774)
  • LOCALIZZAZIONE Borgo a Mozzano (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Proveniente dal convento lucchese delle Suorine delle Ostie, il Compianto rappresenta l'unica opera del Luchi conservata a Diecimo, suo paese natale. Depurata da qualsiasi elemento accessorio, la composizione presenta, immersi in una cupa atmosfera notturna, i due protagonisti dell'azione collocati nell'imminenza del primo piano così da assumere una forte evidenza scenica tale da accrescere il coinvolgimento emotivo del riguardante. La monumentale figura della Vergine, avvolta in un abbondante mantello che sembra espandersi nell'atmosfera, sostiene con grazia, ma con esiti estremamente toccanti, la mano abbandonata del Cristo mollemente adagiato sul sudario di un bianco abbagliante. Il Ciardi (Ciardi 1993, p. 25) rileva giustamente nel Compianto una particolare "concentrazione degli affetti" e "la tensione disegnativa che esalta, semplificandoli, i volumi delle singole figure ... saturando di pigmenti i drappi di corposità metallica e riflettente (ancora un ricordo reniano) non tralasciando, ai margini della più canonica organizzazione della retorica dei gesti, e quindi dei sentimenti" di soffermarsi sulla lucida resa dei dettagli, come la corona di spine e i chiodi del martirio collocati in primo piano. Il Tosi (1993, pp. 60 e 62) notava invece la stretta affinità del Compianto con la tela di analogo soggetto del Lombardi conservata a Villa Guinigi relativa soprattutto al binomio Vergine-Cristo- si noti l'analogo gesto di Maria che sostiene la mano del Figlio, mentre vede "nel severo impianto compositivo, negli algidi cromatismi e nel tentativo di codificare gli affetti" un annuncio del successivo percorso della pittura lucchese in direzione neoclassica, appropriato al Luchi che fu tra i fondatori dell'Accademia Lucchese di Belle Arti. Come mi hanno segnalato Riccardo Massagli e Massimo Bertolucci, in collezione privata lucchese è conservato l'inedito bozzetto per il Compianto che presenta alcune varianti rispetto alla versione pittorica definitiva nel paesaggio sullo sfondo, nella presenza di una parete roscciosa e di un accenno al sepolcro sulla sinistra, nella presenza di un angelo che bacia i piedi del Cristo e nella diversa collocazione dei chiodi e della corona di spine
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900389043
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1995
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2000
    2006
  • ISCRIZIONI Sul retro della tela - G. A. L. 1752 - a pennello -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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