Madonna con Bambino e santi

polittico,

Il polittico rappresenta la Madonna col Bambino tra i Santi Nicola, Biagio, Domenico e Giuliano. La Madonna in abito rosso siede su un trono privo di spalliera. Lo sfondo è di colore rosso con figure floreali. Le cuspidi raffigurano Cristo benedicente tra quattro profeti. Nella predella osserviamo Cristo in pietà tra la Madonna e S. Giovanni e otto santi

  • OGGETTO polittico
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Anguilla Francesco Di Andrea (notizie 1386-1440)
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il polittico si pone come anello essenziale nella ricostruzione del percorsodel pittore. Appaiono infatti con evidenza le meditate attenzioni per la coevapittura pisana , per illinguaggio calligrafico e scarsamente interessato allacostruzione volumetrica di Turino Vanni e per i preziosismi tardogotici di giovannidi pietro. Una scelata decisa che si confermerà con sempre maggior saldezza,attestando che il rapporto con l'ambiente pisano si mantiene costante nel tempo.Nel polittico, ai lati della madonna, compaiono i SS. Antonio e Biagio, titolaridell'altare della chiesa di S. Giovanni a Lucca del quale il committente avevaappena assunto il patrocinio. Ai due santi si affianca anche S. Nicola, chestando alla visita pastorale del 1575, quando il dipinto era ancora al suo posto,era venerato nello stesso altare. Infine nella predella appare anche S. Onofrioil cui culto è pure attestato nella chiesa di S. Giovanni. Alle indubbie relazionicon il polittico di Camaiore e con la Madonna con il Bambino della Chiesa diPariana, dei quali ripropone sia le fisionomie, sia i chiaroscuri bruniti, l'operamostra una maggior fluenza e morbidezza nei panneggi. Sono questi i frutti dell'aggiornamentosul linguaggio di Turino Vanni e Giovanni di Pietro, specie sulle innovazioniche i due pisani riportano dal loro soggiorno in territorio ligure. Del restola relazione, sia pur indiretta, con l'ambiente ligure, è confermata anche dallesoluzioni adottate per la carpenteria che in quell'area culturale trova appuntogli esempi più convincenti. L'opera si pone dunque, grazie anche al terminepost quem del 1422, come testimonianza del contenuto evolversi, nel terzo decenniodel Quattrocento, del linguaggio del pittore, che dalla tradizione locale diGiuliano di Simone e Puccinelli si indirizza verso gli svolgimenti della culturapittorica pisana; nello stesso tempo conferma il convinto rifiuto e la totaleestraneità del pittore ai suggestivi fermenti di gusto "internazionale" cheinteressavano invece l'ambiente lucchese più avvertito nei primi decenni delQuattrocento
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900556097
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI sotto lo scomparto centrale - AVE MARIA GRATIA PLENA - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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