statua - bottega pisana (prima metà sec. XIV)

statua, 1300 - 1349

La figura maschile, con barba corta e capelli arricciati, si avvolge in un manto solcato da profonde pieghe diagonali, che marcano l'elegante torsione del corpo. Il braccio destro, la cui mano è in alto sul costato, sembra trattenere il manto, un lembo del quale è stretto dalla mano sinistra. Sotto il basamento si trova un foro rettangolare ed un lungo gancio metallico; sul retro la statua è liscia e presenta un foro per un altro incastro

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA marmo bianco/ scultura
    METALLO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Pisana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di S. Matteo
  • LOCALIZZAZIONE Convento di San Matteo in Soarta (ex)
  • INDIRIZZO Piazza San Matteo in Soarta, 1, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La trattazione del panneggio per grandi solchi rimanda ai modi di un seguace di Giovanni Pisano ed allo stesso Giovanni questa statua è stata inizialmente accostata dalla critica. Papini per primo (1912-1931; 1915) ricollega la statua alla mano di Tino di Camaino e così fa Marangoni (1932), accostando quest'opera al Giovanni Battista dell'altare di San Ranieri; sempre a Tino di Camaino pensa il Carli (1934) osservando in particolare la torsione del corpo. Tuttavia, di recente la critica ha ipotizzato la provenienza dell'opera dalla galleria meridionale della chiesa di Santa Maria della Spina per mano di un artista della taglia di Lupo di Francesco (Burresi 1990). La statua sarebbe perciò una delle "cinque frammenti statuette già cadute sopra il tetto" prelevate dalla Chiesa di Santa Maria della Spina, ricordate in una lettera di Lasinio del 1818; in questo gruppo si sarebbe trovato anche il profeta della scheda precedente (OA 0900554225)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900554226
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale di San Matteo - Pisa
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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