Madonna in trono con Bambino San Luca e San Gregorio
dipinto,
Zacchia Lorenzo Detto Zacchia Il Giovane (1524 Ca./ Notizie Fino Al 1587)
1524 ca./ notizie fino al 1587
Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; San Luca; San Gregorio Magno; San Giovannino. Figure: angeli. Attributi: (San Giovannino) croce di canne; (San Gregorio Magno) libro; tiara
- OGGETTO dipinto
-
ATTRIBUZIONI
Zacchia Lorenzo Detto Zacchia Il Giovane (1524 Ca./ Notizie Fino Al 1587)
- LOCALIZZAZIONE Museo nazionale di Villa Guinigi
- INDIRIZZO Via della Quarquonia, Lucca (LU)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Come riferiva Maria Teresa Filieri nel catalogo della mostra sui Dipinti restaurati e da restaurare dai fondi del Museo di Villa Guinigi del 1987 (Filieri 1987, p. 10), l'opera è stata ripetutamente menzionata nelle fonti relative al patrimonio artistico presente nelle chiese della città di Lucca, secondo le quali Lorenzo Zacchia aveva eseguito per San Luca, oltre alla Natività, che dall'inizio del Novecento si conserva nelle locali collezioni museali, un altro dipinto per l'altare maggiore raffigurante una Madonna col Bambino e i Santi Luca e Gregorio Magno (Lucca, Biblioteca Statale, Ms. 1547, c. 520; Ms. 116, c. 255 v.; Ms. 3666, fasc. 4, c. 21 r.). Distrutta la chiesa nel 1912, la Natività passò subito nelle collezioni museali lucchesi, mentre la Madonna restò dimenticata nei magazzini dell'Ospedale di San Luca da dove è uscita nel 1977 in pessime condizioni e con una vasta lacuna di colore, tanto che la sua identificazione risale soltanto agli anni ottanta. Rispetto al caotico assiepamento che caratterizza l'Adorazione dei pastori condotta nel 1576 per l'altare sinistro di San Luca e oggi esposta a Villa Guinigi, questo dipinto - da considerare tra i primi realizzati da Lorenzo se dobbiamo credere alle fonti che lo datano al 1550 (Ridolfi 1877, p. 59) - adotta la tradizionale e più classica impostazione simmetrica della composizione con la Madonna assisa in trono in posizione quasi frontale, affiancata dai Santi Luca e Gregorio, sovrastata da due angeli che sollevando una cortina ammettono il fedele alla visione della sacra coppia e introdotta da San Giovannino che, seduto sul gradino del trono, indirizza l'attenzione del riguardante verso la Vergine col Bambino. Il linguaggio di Lorenzo è acutamente definito dal Ciardi (1994, p. 23) che ne sottolinea la "durezza di sagomature ritagliate nello spazio, fissità di posture ..., spigolosità e abbreviature di articolazioni", mentre inserisce gli Zacchia "in quella linea eccentrica ed antiaccademica per indipendenza dalla norma sia formale che tematica, che non rifugge da inserti espressionistici e sottolineature caricaturali, e che dall'Aspertini allo Scaglia, attraverso il Brandimarti, gli Zacchia, il Guidotti e il Paolini si presenta come inflessione peculiare e quasi vernacola del linguaggio figurativo lucchese" (Ciardi 1994, p. 36). Il volto della Madonna, i tratti minuti e il naso affilato, richiama la figura femminile sulla sinistra nella tela di Lorenzo Zacchia raffigurante un Concerto, firmata e datata 1573, di cui si ignora l'ubicazione
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900531398
- NUMERO D'INVENTARIO O.S.L. 237
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
2016
- ISCRIZIONI sul cartiglio pendente dalla croce di S. Giovannin - ECCE AG(NUS) DEI - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0