Storie della vita di Abramo e Isacco
dipinto,
1235 - 1250
Frammenti di dipinto murale
- OGGETTO dipinto
- AMBITO CULTURALE Ambito Pisano
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di S. Matteo
- LOCALIZZAZIONE Convento di San Matteo in Soarta (ex)
- INDIRIZZO Piazza San Matteo in Soarta, 1, Pisa (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il ciclo decorava in origine la parete terminale della navata di sinistra nella chiesa di San Michele degli Scalzi; già nel 1913-14 si presentava in uno stato di conservazione frammentario e deperito. In seguito ai forti danni provocati dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale e all'alluvione dell'Arno del 1949, i resti di affreschi furono trasportati nel Museo Nazionale di San Matteo. Il ciclo apparteneva probabilmente a un più vasto ciclo comprendente storie dell'Antico e del Nuovo Testamento; la particolare enfasi attribuita alla storia di Abramo e Isacco era dovuta al significato del tema come richiamo figurale al Sacrificio di Cristo. La storia era illustrata col ricorso a un'impaginazione entro riquadri, disposti in sequenza narrativa sulle pareti: delle tre scene superstiti, due correvano nella zona mediana della parete ovest e la terza sull'adiacente muro meridionale. Sul margine superiore delle cornici, inoltre, delle iscrizioni latine descrivevano il contenuto di ciascun episodio. Tra le caratteristiche più rilevanti di questi affreschi, occorre ricordare, oltre al gusto per la decorazione, una forte tendenza a illuminare volti e panneggi con intensi tocchi di biacca, che è stata spesso accostata con la produzione di miniatura del secolo XII, di orientamento bizantineggiante, rappresentata in primo luogo dalla Bibbia di Calci. Gli elementi luministici presenti nella tradizione miniatoria pisana hanno verosimilmente costituito il punto di partenza per analoghe sperimentazioni presenti in opere pisane della prima metà del secolo XIII, come la pala di san Francesco; per altri aspetti, come la resa di alcuni dettagli fisionomici e soprattutto delle pieghe delle vesti, gli affreschi possono essere posti a confronto con analoghe soluzioni presenti nella pala di santa Caterina, mentre i motivi a palmetta che decorano i cornicioni e il timpano simulati nella seconda scena trovano un riscontro nelle scene laterali della pala di San Francesco nell'omonima chiesa di Pescia, firmata nel 1235 dal lucchese Bonaventura, figlio di Berlinghiero
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente religioso cattolico
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900531044
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Museo Nazionale di San Matteo - Pisa
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- DATA DI COMPILAZIONE 2001
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
2017
- ISCRIZIONI cornice superiore - HIC IBAT ABRAAM AD INMOL [ANDVM]// - lettere capitali - a pennello - latino
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0