altare di Vasari Giorgio, Piccardi Jacopo di Zanobi, Lupi Agostino (sec. XVI)

altare, 1588 - 1591

Su una pedana a due gradini poggia la mensa sorretta da mensole a voluta e da un paliotto con croce centrale; ai lati due alti plinti con stemma sorreggono due colonne corinzie; la trabeazione reca al centro un cherubino; il timpano semicircolare presenta una cartella accartocciata con iscrizione

  • OGGETTO altare
  • MISURE Profondità: 210
    Altezza: 800
    Larghezza: 350
  • ATTRIBUZIONI Vasari Giorgio (1511/ 1574): disegnatore
    Piccardi Jacopo Di Zanobi (notizie 1577-1592): esecutore
    Lupi Agostino (notizie Sec. Xvi)
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Già a partire dagli anni '70 del Quattrocento l'Operaio del Duomo, Domenico Bertini, ordinò a Matteo Civitali di sostituire gli altari medievali con altri nuovi. Il progetto, che rientrava nella serie degli interventi previsti per il rinnovamneto dell'arredo interno della Cattedrale, non passò alla fase esecutiva. Solo dopo un secolo si ritornò sulla necessità di rimuovere i vecchi altari in sintonia con le nuove norme liturgiche del Concilio di Trento che, tra l'altro, stabilivano di adottare per gli altari schemi simmetrici e dimensioni monumentali. Si giunse così a concepire un progetto secondo un unico modello architettonico, ma a Lucca mancava un abile architetto per realizzare l'impresa. Nel 1569 si trovava in città Giorgio Vasari per stimare una tavola della Cattedrale: nell'occasione fu chiesto a lui di redigere il disegno dei nuovi altari. Egli pensò a dieci esemplari uguali, simmetrici e ciascuno al centro della parte esterna di ogni campata: sembra però che la struttura da lui concepita sia stata semplificata nella realizzazione affidata nel 1588 a Jacopo Piccardi e ad Agostino Lupi, che apportarono modifiche al progetto vasariano. Nel 1591 gli altari furono portati a termine e dopo questa data si iniziò a commissionare i dipinti. La disposizione dei dieci altari, cinque a destra e cinque a sinistra, segue il principio di simmetria. L'architettura di essi è impostata secondo lo schema plinti-colonne-fregio-timpano-mensa con variazioni alternate sul tema principale: la coppia d'ingresso e quella più vicina al presbiterio hanno il timpano spezzato con stemma; il secondo e il quarto altare su ambedue i lati hanno il timpano curvo, mentre i due altari centrali presentano il timpano triangolare
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900526767
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI al centro del timpano, entro cartella - S. PETRO ET DIVI GIROLAMO ET CLEMENTE - lettere capitali - a incisione - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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