dodici mesi

rilievo,

I rilievi con i Mesi decorano lo zoccolo delle Storie di S. Martino. Da sinistra si distinguono: Gennaio che si scalda al fuoco, Febbraio che pesca, Marzo che pota, Maggio che cavalca con un fiore in mano, Giugno che miete, Luglio che batte il grano, Agosto che coglie la frutta, Settembre che pesta il mosto, Ottobre che travasa il vino, Novembre che ara la terra, Dicembre che squarta il maiale. Le varie figure dei Mesi sono inscritte entro una serie di arcatelle rette da colonnine; nell'imposta degli archetti, entro piccoli medaglioni, compaiono i corrispondenti simboli zodiacali. Sotto ogni personaggio è inciso il nome del mese e, sopra ogni archetto, quello della rispettiva costellazione zodiacale

  • OGGETTO rilievo
  • MATERIA E TECNICA pietra calcarea di S. Maria del Giudice/ scultura
  • ATTRIBUZIONI Maestro Di San Martino (notizie 1265-1290): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La rappresentazione dei Mesi avviene, come di consueto, attraverso la descrizione dei mestieri tipici di quel periodo. I rilievi sono ritenuti una derivazione dall'analoga serie del Battistero di Pisa. Inizialmente, la critica (Schmarsow, 1980; Biehl, 1926) attribuisce il ciclo dei Mesi e le soprastanti Storie di S. Martino (OA 0900526751) all'autore del gruppo di S. Martino ed il povero (OA 0900526754); il Venturi (1904) ascrive, invece, questi rilievi a Guidetto. Infine Toesca (1927) avvicina i rilievi dei Mesi e delle Storie di S. Martino alle scene della vita di S. Regolo, attribuendoli ad un unico maestro, che egli individua nel Maestro delle storie di S. Martino e Regolo. Successivamente, Salmi (1928) smembra ancora il corpus, riconoscendo per i Mesi un artefice più rozzo, influenzato dai rilievi del Battistero di Pisa. Nel complesso, il ciclo mostra evidenti affinità con le soprastanti Storie di S. Martino; per entrambi la critica più recente (Baracchini / Caleca, 1973) individua la figura del Maestro di S. Martino: uno scultore di solida formazione lombarda ed antelamica, divenuto più sobrio grazie alla permanenza in Toscana, che si è voluto riconoscere in tale Lombardus, segnalato dai documenti come "operarius et magister Sancti Martini"
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900526750
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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