transenna, 1485 - 1488

Formata da un alto parapetto costituito da un basamento su cui poggiano quattro pannelli (due a destra e due a sinistra) con riquadri di marmo rosso intervallati da lesene; la trabeazione è costituita da una cornice aggettante e da un fregio decorato con cherubini e festoni di frutta

  • OGGETTO transenna
  • ATTRIBUZIONI Civitali Matteo (e Aiuti)
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Martino
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La transenna che delimita la cappella faceva parte del recinto del coro grande, realizzato da Matteo Civitali per il presbiterio della Cattedrale tra il 1485 e il 1488. Originariamente arrivava fino al quinto pilastro, cui è addossato il pulpito, ed era costituita da almeno una quarantina di specchiature. La struttura generale prevedeva lastre rettangolari di marmo bianco di Carrara, in cui erano incastonate alternativamente lastre rettangolari di marmo verde di Prato e di marmo rosso di Garfagnana; le specchiature presentavano sobrie cornici a listello ed erano divise da lesene ornate con eleganti candelabre fitomorfe o festoni con foglie, frutti e motivi antiquari come maschere, cornucopie, ... Gli stessi motivi vengono poi ripresi anche nel fregio della trabeazione, dove si alternano cherubini e ghirlande. La transenna rimase intatta fino al 1619-20, quando, alla luce dei nuovi dettami post- tridentini, il presule in carica Alessandro Guidiccioni fece rimuovere sia gli stalli del Marti sia il recinto del coro grande. La maggior parte degli elementi furono messi nei depositi, altri riutilizzati, come quelli adoperati nel 1680 per due ricettacoli delle reliquie e per l'altare della Cappella del Santuario. Nel 1882 Enrico Ridolfi avanzò l'idea di ripristinare il coro grande, idea attuata nel 1888 dall'operaio di S. Croce, l'ingegnere Basilio Gianni: non fu ricostruita tutta la transenna, ma soltanto 22 specchiature, che furono nuovamente rimosse alla fine degli anni Ottanta. Nel 1956 alcuni elementi della transenna ricostruita nel 1888 furono riutilizzati allo scopo di delimitare le cappelle della Libertà e di San Regolo, a gruppi di due coppie con varco centrale (per un totale di 8 specchiature). Alcune delle restanti specchiature sono collocate nel Museo della cattedrale (cfr. scheda 00525535), altre ancora nel corridoio della sagrestia della cattedrale. Il recinto corale della cattedrale fu preso a modello per altre imprese affini come il recinto della cattedrale di Pietrasanta, allogato a Lorenzo Stagi nel 1502. Evidente è la ripresa da parte del Civitali di motivi antiquari
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900525500
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2011
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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