MADONNA CON BAMBINO E SANTI

dipinto, ca 1485 - ca 1495

Personaggi: Madonna; Gesù Bambino; San Pietro; San Paolino; San Nicola di Bari; San Paolo. Attributi: (San Pietro) chiavi; libro; (San Paolino) (San Nicola di Bari) pastorale; mitra; veste vescovile; sfere dorate; (San Paolo) libro; spada

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Bernardino Del Castelletto (attribuito)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Pseudo Bernardino Del Castelletto
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera fu riferita a Bernardino del Castelletto nel 1975 (Ferretti) e da allora è stata sempre riferita al pittore naturalizzato lucchese che aveva lasciato nei centri montani di Vallico e S.Anastasio (non dipendenti allora dalla Repubblica lucchese) due trittici, ancora oggi in situ, nell' VIII decennio ed una tavola a Pomezzana (frazione anche questa non dipendente da Lucca), datata 1490 ed oggi a Villa Guinigi. In tempi più recenti Maria Teresa FIlieri (comunicazione orale) metteva in discussione tale paternità e chi scrive condivide l'ipotesi della studiosa. E' proprio il confronto stilistico con le tre opere succitate, dislocate su due estremi cronologici entro i quali sicuramente deve cadere la nostra tavola di S. Pietro, uniformi ed esemplari dello stile di Bernardino, a sconfessare l'attribuzione a tale pittore permeato, anche nella fase più tarda, cui si può riferire oltre alla tavola di Pomezzana la Sacra Conversazione del Duomo di Massa, da ritardatari influssi castagneschi, innesti ghirlandaieschi e sigle più eccentriche, di marca ligure. Il pittore, per ora anonimo, del dipinto di San Pietro a Vico è più verosimilmente da ritenersi lucchese, affine alla temperie locale che trae dalla Sacra Conversazione di Ghirlandaio per il Duomo di Lucca, opera cui per altro guarda Bernardino per le sue tavole tarde, lo spunto per la soluzione formale con trono, tappeto sui gradini, tendaggi laterali e Santi disposti su due piani. L'artista è più morbido nella resa rispetto a Bernardino per quanto non privo di asprezze e soluzioni taglienti nel panneggio, in linea però con la nuova concezione plastica del Civitali nel corso del IX decennio (si vedano le pieghe delle vesti delle figure dell'altare di San Regolo). Meno interessato dall'esperienza lucchese di Filippino Lippi, lo Pseudo Bernardino, chiamato così in merito ai suoi precedenti critici, appare più allineato coi ghirlandaieschi lucchesi quali il Frediani, pur discostandosene per un'autonoma parlata. Tipicamente lucchese è anche l'iconografia con la Madonna allattante (Natale 1980), di area fiamminga e recuperata già all'inizio del IX decennio da Matteo Civitali nella Madonna della Tosse. In merito a tali osservazioni e al fatto che la Vergine presenti due trinciature sul polso, elemento di moda che compare dopo l'VIII decennio a Lucca, si ipotizza una datazione fra il 1485 e il 1490, 1495 circa
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900525454
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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