MADONNA CON BAMBINO CON SAN BARTOLOMEO E SAN MARTINO

dipinto,

Dipinto

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Marti Agostino Di Francesco (1482/ Post 1543)
  • LOCALIZZAZIONE Capannori (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tavola, probabilmente in origine all'altare maggiore, viene commissionata nel 1516 da Giovanni di Paolo Gigli, esponente di quella famiglia che per più di due anni reggerà le sorti dell'abbazia, prima intitolata a S. Salvatore. Non è da escludere che a procurare la commissione, che sembra essere stata la sua seconda dopo quella di S. Michele di Guamo, sia stato il padre Francesco, strettamente legato al vescovo Silvestro Gigli nel riammodernamento di S. Michele in Foro, di cui in quegli anni era operaro. Nell'atto di allogagione, oltre all' anno della consegna, il 1517, e il compenso pattuito, sono espressamente indicati la Vergine col Bambino, l'Eterno e i santi Bartolomeo e Martino, scelti in quanto il primo nuovo titolare dal 1433 e il secondo perché l'edificio era sotto la giurisdizione ecclesiastica del duomo lucchese, intitolato appunto al vescovo di Tours. In epoca imprecisata, ma dopo il 1820 quando ancora la vede Tommaso Trenta, si perde traccia della lunetta, forse rimossa durante uno spostamento o forse per il cattivo stato di conservazione; nell'occasione l'erudito interpreta come 1520 la data apposta dal pittore, di cui oggi si distinguono solo le prime due cifre. E' assegnata a un anonimo del Cinquecento la predella, dipinta a monocromo, compaiono il Martirio di San Bartolomeo, la Deposizione, l'Elemosina di S. Martino e, ai lati, le insegne della famiglia committente. Più tarda è anche la cornice. Pur chiaramente ispirandosi dalla tavola con la Madonna fra i Santi Stefano e Giovanni Battista, lasciata qualche anno prima nella cattedrale da Fra' Bartolomeo e testo pittorico su cui si eserciteranno intere generazioni di pittori locali, il Marti sceglie di semplificarne la composizione. L' angelo musicante è così sostituito da un vaso di fiori ( come farà anche nella Madonna in trono fra i santi Francesco e Lucia, un tempo in collezione Guinigi e ora in collezione privata a Rovellasca, Como) ed eliminati i due reggicorona; raffigura inoltre il gruppo della Madonna col Bambino in controparte rispetto a quello del frate e atteggia i santi in modo da essere più frontali rispetto ai riguardanti, anticipando inconsapevolmente quello che sarà uno degli espedienti più replicati dai pittori controriformati, per coinvolgere maggiormente l'attenzione dei fedeli.. Quanto all'estrema precisione nell'esecuzione del pastorale di tipo architettonico e della mitra, che possono suggerire una loro reale esistenza, è caratteristica peculiare e intrinseca alla sua arte nonché testimonianza della sua frequentazione della bottega paterna; del resto, in un documento anche Agostino viene detto ' orafo'. La plastica evidenza dei personaggi e il loro disporsi in modo composto e monumentale denota una attenta meditazione su Fra' Bartolomeo, mentre certe tonalità di colore, specie del manto della Vergine, sembrano più prossime a Raffaello. In accordo, poi, all'iflusso savonaroliano, a Lucca divulgato da Fra' Bartolomeo, la Vergine è seduta su un semplice sedile, è scomparso il tronetto adottato tanto spesso in passato dai pittori, simbolicamente alludente alla Chiesa. Nel corso del restauro del 1969 le ultime due cifra della data, che si leggeva 1520, si sono rivelate false o comunque aggiunte durante l'intervento effettuato nel1866 da Sebastiano Onestini ma, tenendo presente l'anno di allogagione (1516) e confrontando l' opera con quella un tempo Guinigi, datata 1526, una sua collocazione cronologica attorno agli anni '20 è assolutamente plausibile
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900525430
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 2000
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • ISCRIZIONI sul gradino del trono - AUGUSTINUS [...] MARTI(s) FACIEBAT/ 15[...] - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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