Madonna in Maestà

scomparto di trittico,
Orlandi Deodato (notizie 1284-1332/ Ante 1339)
notizie 1284-1332/ ante 1339

Personaggi: Maria; Gesù Bambino. Animali: uccellino. Oggetti: schienale del trono; drappo

  • OGGETTO scomparto di trittico
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • ATTRIBUZIONI Orlandi Deodato (notizie 1284-1332/ Ante 1339)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale di Villa Guinigi
  • LOCALIZZAZIONE Villa Guinigi
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella tavola vi è la raffigurazione della Madonna col Bambino in piedi sulle sue ginocchia.Gesù sorretto dalla mano sinistra della Vergine ne afferra il pollice dell' altra mano con la sua destra, mentre trattiene nella sinistra un uccellino col capo rosso ed un collarino di piume scure. Alle spalle della Vergine si scorge un trono dallo schienale di color rosaceo. Dello stesso colore è la veste di Maria, ricoperta da un manto azzurro le cui pieghe sono realizzate in biacca. La veste del Bambino, una tunichetta estremamente semplice è violacea ma oggi risulta difficilmente leggibile visto lo stato di conservazione. Su di essa alcune pieghe sono evidenziate da un color bruno. Sullo schienale del trono si scorge un drappo applicato, con decorazioni pseudocufiche nella parte superiore. Ai lati del trono dalla struttura gotica, ornata di gattoni, si riconoscono due frammenti di fondo oro; in oro sono pure le aureole dei due personaggi sacri: più arabescata e complessa quella della Vergine, assai semplice quella del Bambino. Sia la Madre che il figlio hanno i volti ravvivati da un leggero tocco di rosa sulle guance. La tavola dovette esser realizzata da Deodato ad una certa distanza cronologica dal Crocifisso datato 1288. Se ne può ipotizzare una datazione all' inizio del XIV secolo, con già alcuni riflessi giotteschi ed in particolare consonanza con il dossale raffigurante una Madonna col Bambino fra i Santi Domenico, Jacopo, Pietro e Paolo oggi al Museo di San Matteo a Pisa, che reca la data 1301. Se in generale, la figura artistica del pittore lucchese attende una rivisitazione critica che ne rilegga il percorso alla luce delle più recenti acquisizioni sul panorama artistico lucchese dell' inizio del XIV secolo, questo dipinto, in particolare, risulta assai trascurato dagli studi, forse a causa del mediocre stato di conservazione in cui ci è giunto. La tavola già in Santa Maria dei Servi condivide più di un tratto con l'affresco staccato della chiesa di San Pietro Somaldi;quest' ultimo raffigura la Vergine col Bambino fra i Santi Pietro e Paolo ed è stato riferito a Deodato da un parere di Marco Paoli che però lo pone fra le prime opere del lucchese in prossimità dell' affresco sopra il sepolcro del mercante Bonagiunta Tignosini nel chiostro di San Francesco. Si può aggiungere che l' apertura alla poetica del primo Giotto, più che in opere come la tavola di Lucca o il dossale del museo pisano,appare esplicita in dipinti come il Crocifisso del conservatorio di Santa Chiara a San Miniato al tedesco, esemplato su quello giottesco di Santa Maria Novella e datato 1301
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900524382
  • NUMERO D'INVENTARIO 227
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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