Cristo con il calice e il pane e colomba dello Spirito Santo
tabernacolo a frontale architettonico,
1911 - 1911
Castellucci Giuseppe (1863/ 1939)
1863/ 1939
Grazzini (notizie Fine Sec. Xix-primo Quarto Sec. Xx)
notizie fine sec. XIX-primo quarto sec. XX
Il tabernacolo - a forma di edicola rialzata su zoccolo modanato - è composto da un corpo rettangolare (affiancato da paraste scanalate con capitelli compositi) e coronato da un timpano curvilineo ad arco ribassato. I fianchi del tabernacolo sono impreziositi da sei specchiature rettangolari dal profilo modanato. Sottili cornici segnano le modanature del basamento e quelle inferiori dell'architrave. Lo sportello del tabernacolo è è modanato e incernierato lateralmente. Gli stemmi dell'Arte della Lana e della famiglia Minucci - resi a rilievo - sono applicati sulle paraste laterali
- OGGETTO tabernacolo a frontale architettonico
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MATERIA E TECNICA
argento/ sbalzo/ cesellatura/ fusione/ incisione
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ATTRIBUZIONI
Castellucci Giuseppe (1863/ 1939): disegnatore
Grazzini (notizie Fine Sec. Xix-primo Quarto Sec. Xx): esecutore
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Le fonti documentarie attestano che "il ciborio nuovo tutto d'argento" fu realizzato nel 1911 come, del resto, testimonia anche l'iscrizione presente sulla faccia principale dell'arredo. Esso fu compiuto "su disegno artistico fatto dal professore Giuseppe Castellucci ingegnere di quest'Opera di Santa Maria del Fiore" e poi realizzato dall'argentiere Luigi Grazzini. Quest'ultimo - insieme al fratello Giuseppe - aveva una bottega sul Ponte Vecchio, attiva fra l'ultimo quarto dell'Ottocento e l'inizio del secolo successivo. Il tabernacolo - "del peso di Kg dieci e grammi 65 d'argento" - doveva essere inaugurato il giorno di Ognissanti: in particolare, i documenti specificano che si doveva esporlo sull'altare dell'Immacolata insieme al SS. Sacramento. Gli stemmi applicati sulle paraste del tabernacolo individuano nella famiglia Minucci la munifica committente del prezioso oggetto. I Minucci si distinsero in quegli anni - come riportano i documenti - per numerosi lasciti alla cappella della SS. Concezione, alla quale dovevano dunque unirla particolari legami devozionali. L'altro stemma presente - quello dell'Arte della Lana - palesa un omaggio postumo all'antica corporazione fiorentina, ormai ufficialmente soppressa ma un tempo tradizionale committente e responsabile delle opere metropolitane. Stilisticamente il tabernacolo si ispira a suppellettili cinquecentesche a carattere architettonico, quali paci o reliquiari a edicola. La ripresa neorinascimentale appare, del resto, perfettamente compatibile sia con la sensibilità artistica di inizio Novecento, sia con le eclettiche tendenze revivalistiche dimostrate dai Grazzini in altre suppellettili metropolitane. Nel caso specifico, il tabernacolo mostra un'ornamentazione classicheggiante: paraste scanalate, trabeazioni con festoni vegetali e frontone curvilineo coronato da acroteri acantacei. L'argento del tabernacolo è stato oggetto di un particolare trattamento grazie al quale non subisce l'annerimento da ossidazione
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900347097
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 2002
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI sulla faccia anteriore del tabernacolo - ANNO DOMINI MCMXI - a rilievo - latino
- STEMMI sulla faccia anteriore del tabernacolo, nella cornice inferiore - corporativo - Stemma - Arte della Lana - scudo circondato da nastri, d'azzurro all'agnello passante d'argento tenente uno stendardo bifido dello stesso, caricato di una croce di rosso
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0