lampada pensile, (?) 1636 - (?) 1636

Lampada pensile a triplice sospensione. Corpo piriforme traforato impostato su basamento composto da un'alta cornice liscia lievemente svasata con orlo superiore modanato e terminato a ghianda, completato da anello con punta di diamante. La zona centrale del corpo - eseguita a traforo - è formata da doppie volute contrapposte a sezione squadrata; il coronamento superiore è profilato da cornici modanate digradanti; qui sono saldati gli attacchi a voluta delle tre catene di sospensione (formate da maglie romboidali); sospensione piriforme con accentuata strozzatura centrale. Modanature rilevate e incise scandiscono la superficie liscia dei diversi elementi strutturali. Una corona di baccellature bombate impreziosisce il basamento, mentre un fregio di archetti traforati a tutto sesto e coronati da piccoli ovoli incavati decora il coronamento superiore

  • OGGETTO lampada pensile
  • AMBITO CULTURALE Bottega Fiorentina
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I lumi in esame -eleganti e di buon equilibrio compositivo - paiono corrispondere ai "quattro lampadi d'ottone all'antica traforati all'altare della S. Croce, con catene e vaso e cappelletto di getto d'ottone ascendenti a libbre 30 per ciascuna in libbre 120 tutte" (vedi fonti manoscritte). La foggia traforata - come espressamente sottolineato nelle descrizioni inventariali e, del resto come conferma l'analisi stilistica - segue modelli "all'antica", specie rinascimentali. In particolare, gli arredi potrebbero corrispondere ai "cinque lampadi di ottone da tenersi accesi in Santa Maria del Fiore all'altare della Santissima Croce", eseguiti nel 1636 grazie al donativo di un devoto. L'impossibilità di visionare da vicino le lampade - appese in alto al soffitto della cappella della S. Croce - non consente di verificare se esse siano le antiche lampade originarie oppure se siano rifacimenti più recenti su modelli antichi. Del resto, le catene di sospensione delle lampade sono certamente frutto di un intervento ottocentesco. Inoltre, le tendenze revivalistiche del secolo XIX, unite all'adozione di elementi decorativi come baccellature e volute costantemente utilizzate nel corso del tempo, non escludono una realizzazione ottocentesca. La manifattura esecutrice è collocabile in ambito fiorentino grazie a confronti stilistici con opere locali del tardo cinquecento. Anche la presenza del terminale formato da un anello con punta di diamante (il ben noto emblema mediceo) avvalora l'attribuzione ad un laboratorio fiorentino
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900347092
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni artistici e storici delle province di Firenze, Pistoia e Prato
  • DATA DI COMPILAZIONE 2002
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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