abito, frammento di Genoni Rosa (inizio sec. XX)

abito, ca 1906 - ca 1906

Ricamo su tulle meccanico (Bobbinet) di seta avorio, tempestato di paillettes metalliche dorate (fissate ad ago, punto indietro). Lungo il bordo esterno, guarnizione complessa in filati metallici, così composta: catenella in oro filato, a più capi (probabilmente lavorata all'uncinetto) riportata su doppia bordura a telaio, in argento filato e lamellare, a sua volta supportata da nastrino in tela di cotone. Le due bordure a telaio risultano tra loro collegate da fili lanciati in argento filato, con lavorazione a punto nodo nascosto, in oro filato a più capi. Verso l'interno, applicazione di gallone a telaio in oro filato e lamellare, ricamato in filato di seta avorio senza torsione apparente (punti a tre raggi e indietro); il gallone è a sua volta accompagnato da fila di paillettes iridescenti in gelatina di bue, a forma di chicchi di riso, fissate in argento filato. (Si rimanda al campo OSS)

  • OGGETTO abito
  • MATERIA E TECNICA crine
    filo di seta/ ricamo
    seta/ tulle
    VETRO
    cotone/ tela
    filo di ciniglia/ ricamo
    filo d'oro/ merletto a uncinetto
    seta/ garza
    paillettes
    perline
    oro filato/ ricamo
    argento filato/ ricamo
    argento filato e lamellare/ tessitura a telaio
    oro filato e lamellare/ tessitura a telaio
    perla finta
    strass
  • MISURE Altezza: 109 cm
    Larghezza: 44 cm
  • ATTRIBUZIONI Genoni Rosa (1867/ 1954): inventore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria del Costume
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO P.zza Pitti, 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ricamo riconducibile, con probabilità, alla prima versione dell'abito "Primavera" (TA1719), ideato da Rosa Genoni e presentato all'Esposizione Internazionale di Milano (o del Sempione) nel 1906, dove venne in parte compromesso da un incendio che interessò anche il padiglione italiano. Le valse il Gran Premio per la Sezione Arte Decorativa, conferitole dalla Giuria Internazionale. Ispirato al dipinto "La Primavera" di Sandro Botticelli (1482 ca., oggi alla Galleria degli Uffizi, Firenze) rappresenta il manifesto del suo ambizioso progetto di ridefinizione del costume nazionale. Nello specifico, la decorazione a ricamo dell'abito voleva essere una riproposizione quasi calligrafica dei fiori presenti nel dipinto, sull'abito di Flora; da un punto di vista tecnico, si pone quale summa dell'esperienza tecnica e dell'approccio sperimentale che contraddistinsero l'arte ricamatoria a cavallo tra XIX e XX secolo. Nel caso specifico, potrebbe trattarsi di un frammento della prima versione dell'abito (presentata nell'allestimento del primo stand, distrutto da un incendio)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900344273-4
  • NUMERO D'INVENTARIO GGC 8605
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 2015
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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