Vaso marrone scuro venature grigie e bianche. Piede d'argento fuso dorato a fuoco, con smalti traslucidi verdi, rossi, bianchi e blu e smalti opachi grigio-celeste. Il piede è unito al vaso da una vite metallica. Coperchio sbalzato, con smalti, 3 rubini e 3 vetri colorati

  • OGGETTO vaso
  • MATERIA E TECNICA sardonice
    argento/ doratura a fuoco
    ORO
    VETRO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Romana Bottega Francese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Tesoro dei Granduchi, già Museo degli Argenti
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo Pitti
  • INDIRIZZO Piazza de' Pitti 1, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il vaso faceva parte della dote di Cristina di Lorena e proveniva forse dall'eredità di Caterina dei Medici. Nel 1638 era nella Tribuna degli Uffizi, nel 1784, nel Gabinetto delle Gemme. Il confronto con un vaso antico dalla iscrizione databile al IV sec. (Fremersdorf, tav. 6,4), che presenta analoga forma, rende databile alla tarda romanità il vaso. La montatura, francese, è analoga a quella della tazzetta del Museo degli Argenti, oggi Tesoro dei Granduchi, Inv. Gemme 1921, n. 719, anch'essa proveniente dalla dote di Cristina di Lorena. Le pietre preziose citate negli inventari del 1638, del 1704, del 1753 (diamanti smeraldi e balasci) furono sostituiti prima del 1784 con 7 tra rubini e smeraldi. Il cerchio esterno del piede, che recava le pietre fi smontato e sostituito con un cerchio d'argento dorato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900289204
  • NUMERO D'INVENTARIO Gemme 491
  • ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
  • DATA DI COMPILAZIONE 1975
  • ISCRIZIONI nella parte inferiore del piede - 2365 - non determinabile -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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