assedio al castello d'Amore
portaspecchio
ca 1320 - ca 1340
Valva di custodia per specchio decorata sulla cornice esterna da quattro leoni; al centro è intagliato l'Assanlto al castello di Amore
- OGGETTO portaspecchio
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MATERIA E TECNICA
avorio, intaglio
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MISURE
Altezza: 13.8 cm
Spessore: 1.5 cm
Larghezza: 13.5 cm
- AMBITO CULTURALE Bottega Parigina
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ALTRE ATTRIBUZIONI
bottega francese
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
- INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il soggetto intagliato, l’Assalto al castello di Amore, difeso dalle damigelle, è tra i più diffusi sia nelle arti figurative del XIV secolo, come nelle valve di custodia per specchio, che in letteratura. Tuttavia non vi sono equivalenti letterari pertinenti alle versioni in avorio con le loro innumerevoli varianti - negli atteggiamenti, nel tipo di assalto, che alle volte si fonde con il tema del torneo cavalleresco. La presenza del dio Amore e il lieto fine dell’assalto sono un messaggio positivo che si spiega con la destinazione degli specchi: essi erano doni di fidanzamento o di nozze. “Guardandosi nello specchio la destinataria di questa offerta poteva non solo ammirare il messaggio d’amore allegorico scolpito sulla valva […], ma anche vedere se stessa riflessa, quale oggetto di amore, capace di suscitare passione” (Chiesi in Ciseri 2018, p. 298). L’analisi dei costumi e della moda, come gli elmi a coppo archiacuto, la sarcotta che lambisce le ginocchia dei guerrieri, lo scudo triangolare e di dimensioni ridotte e le alette rettangolari sulle spalle del cavaliere di sinistra, che si riscontrano anche nelle miniature del Roman de Fauvel (1320 ca; Pari, Bibliothéque nationale de France, ms. fr. 156), suggeriscono una datazione verso il primo terzo del Trecento, che è confermata anche dalla moda delle dame, dalle loro movenze spigolose, dalla semplificazione dei panneggi e dalla vivacità narrativa (Chiesi in Ciseri 2018, p. 299). Il dettaglio decorativo dei leoni, invece, si ritrova in sole cinque altre valve da specchio trecentesche. Si tratta dei due esemplari già in collezione Spitzer (ora una è al Metropolitan Museum of Arts, inv. 41.100.160; l’altra è in collezione privata); di due valve, con l’Assalto al Castello d’Amore, del Victoria and Albert Museum (invv. 9-1872, 1617-1855) e di una, con la medesima iconografia, del Louvre (inv. OA 6933). Gli avori del Victoria and Albert Museum e del Louvre sono stati dapprima attribuiti a un atelier attivo in area renana, quindi ricondotte in ambito parigino (cfr. Chiesi in Ciseri 2018, p. 299). A quest’ambito, Chiesi ha attribuito anche la valva del Bargello che, quasi uguale a una londinese, riproduce ogni dettaglio dell’altra “seppur in un’interpretazione stilistica un poco più debole, ma sempre di livello raffinatissimo” (ivi, p. 299). Il portaspecchio in esame e quello del Victoria and Albert Museum ebbero una discreta fortuna: di essi esistevano calchi in gesso, e la valva del Bargello era stata riprodotta nelle tavole di corredo a Les arts du Moyen Âge di A. du Sommerand. Si segnala che una valva eseguita sul loro modello da un falsario ottocentesco si conserva al Metropolitan Museum of Arts dal 1911 (inv. 11.93.14)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900286955
- NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 126
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
- DATA DI COMPILAZIONE 1989
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2005
2006
2022
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0