Madonna con Bambino

statuetta ca 1330 - ca 1350

Statuetta eburnea posta su piedistallo ligneo sagomato. La Madonna, stante, sorregge sul braccio destro, il Bambino. Entrambe le figure reggevano degli attributi, oggi perduti

  • OGGETTO statuetta
  • MATERIA E TECNICA avorio, intaglio
    LEGNO
  • MISURE Altezza: 24.4 cm
    Profondità: 4.6 cm
    Larghezza: 7.5 cm
  • AMBITO CULTURALE Bottega Parigina
  • ALTRE ATTRIBUZIONI bottega francese
    Arte Toscana
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La statuetta per la notevole perfezione formale occupa, come è stato riconosciuto dalla critica, un posto di grande rilievo all'interno dell'arte gotica trecentesca: è considerata un capo d’opera della scultura in avorio nella prima metà del Trecento, negli anni di Filippo VI di Valois e di Giovanni II il Buono. La sua fortuna critica è legata altresì alla sua documentata provenienza dalle collezioni mediceo-granducali, tanto da essere nota come Madonna dei granduchi. Essa è registrata nell’inventario di Palazzo Pitti nel 1761; nel 1769 è elencata tra i beni nella Guardaroba di Palazzo Vecchio; nel 1771 passò alla Real Galleria, dove rimase sicuramente fino al 1825: poi entrò al Bargello, dove è inventariata nel primo inventario degli avori del museo del 1878 (Chiesi in Ciseri 2018, p. 214). Nel 1884 Campani la definì come opera del Trecento; Supino, nel 1898, la attribuì all’arte toscana del XV secolo, parere che non ha poi trovato seguito negli studi. Nel 1978 Gaborit-Chopin l’ha riferita all’ambiente parigino del secondo quarto del XIV secolo, collocazione ancor oggi accolta dalla critica (Ivi, p. 214). La Madonna dei granduchi dialoga con i capolavori dell’oreficeria dell’Île-de-France del secondo terzo del Trecento, come con la Madonna in argento dorato del Louvre, donata dalla regina Jeanne d'Evreux all'Abbazia di Saint Denis nel 1339 (Gaborit-Chopin in Avori medievali 1988 cit. in Chiesi in Ciseri 2018, p. 215). Può venir inoltre confrontata con una Madonna con il Bambino lignea della Galleria Brino de Laroussilhe a Parigi, datata agli anni Trenta del Trecento. Quest’ultima, come l’opera del Bargello, possono essere messe in relazione con la miniatura di Jean Pucelle, in particolare con la Vergine annunciata eseguita a grisaille nel Livres d’heures de Jeanne d’Évreux (1324-1328 ca; Ivi, p. 215). La scultura in esame trova inoltre validi confronti con la scultura monumentale, come la Madonna con il Bambino della collezione Spitzer, oggi al Louvre (1325-1350 ca) o con la Madonna proveniente da Saint-Sevinien de Sens (Parigi, 1330-1340). Altri confronti, a livello evocativo, si possono instaurare con alcune Madonne in alabastro, come quella del Metropolitan Museum of Arts di New York (inv. 17.190.721) o quella in collezione Brimo de Laroussilhe a Parigi (Cfr. Chiesi in Ciseri 2018, p. 215)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900286918
  • NUMERO D'INVENTARIO Bargello Avori 2
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
    2022
  • ISCRIZIONI sul retro, sul manto della Vergine in basso - 8312 - a vernice -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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