monaco mostra un teschio ad un re

tavoletta da scrittura ca 1320 - ca 1340

La placchetta presenta un'inquadratura architettonica composta da due archetti trilobi rialzati, poggianti su mensola e peducci con decorazione vegetale. Gli archi sono sormontati da timpani con crochets ed edicole culminanti in appendici fogliate, che si stagliano su un fondo che simula un muro di mattoni. Al centro, in primo piano, un re e un frate stanno riponendo un sacco dei crani umani. In secondo piano due uomini si tappano il naso e la bocca con le vesti. Il retro è liscio e con i bordi rialzati per accogliere un sottile strato di cera

  • OGGETTO tavoletta da scrittura
  • MATERIA E TECNICA avorio/ scultura
  • MISURE Profondità: 0.6 cm
    Altezza: 8 cm
    Larghezza: 4 cm
  • AMBITO CULTURALE Bottega Parigina
  • ALTRE ATTRIBUZIONI bottega francese
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo del Bargello
  • INDIRIZZO Via del Proconsolo 4, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Igino Benvenuto Supino interpretava il soggetto della placchetta come una scena allegorica (1898), mentre Koechlin (1924), non identificando l'iconografia, suggeriva fosse un falso ottocentesco. Dal confronto con alcune miniature di Jean Pucelle nel Livre d'heures de Jeanne d'Évreux (1325-1328, New York, The Metropolitan Museum of Art, The Cloisters Collection, inv. 54.1.2), è stato possibile riconoscere nell'avorio un episodio della pietà di san Luigi IX, cioè il momento in cui il re, dopo la sconfitta subita dai crociati a Sidone nel 1253, raccolse i resti dei cristiani trucidati (Chiesi in Ciseri 2018, p. 261). Luigi IX morì nel 1270 e fu canonizzato nel 1297 e fin dagli anni successivi si assistette a un affermarsi del culto del santo re, soprattutto tra gli ordini mendicanti (per la diffusione del culto in ambito artistico, cfr. Chiesi in Ciseri 2018, p. 262). L'avorio del Bargello è stato datato su base stilistica al primo trentennio del XIV secolo. L'insolita iconografia non trova confronti nella scultura eburnea coeva. Ciò ha fatto ipotizzare che il rilievo sia stato eseguito su commissione, forse un membro di un convento parigino, appartenente a un ordine mendicante (Chiesi in Ciseri 2018, p. 262)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900286946
  • NUMERO D'INVENTARIO Collezione Carrand 115
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • ENTE SCHEDATORE I Musei del Bargello - Museo Nazionale del Bargello
  • DATA DI COMPILAZIONE 1990
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2005
    2006
    2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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