altare di Vasari Giorgio - produzione fiorentina (sec. XVI, sec. XIX)
altare
ante 1572 - ante 1572
Vasari Giorgio (1511/ 1574)
1511/ 1574
Mensa, cornice architettonica
- OGGETTO altare
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MATERIA E TECNICA
legno/ intaglio/ pittura
pietra serena/ scultura/ pittura
- AMBITO CULTURALE Produzione Fiorentina
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ATTRIBUZIONI
Vasari Giorgio (1511/ 1574)
- LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il Concilio di Trento, terminato nel 1563, aveva messo l'accento sull'importanza della partecipazione attiva dei fedeli alla liturgia, in ragione della quale anche lo spazio architettonico delle chiese doveva rispondere ad esigenze di unità che le strutture dei tramezzi e dei cori medievali interrompevano. Per volere di Cosimo I il Vasari intraprese, dal 1565 al 1566, l'abbattimento di quelle antiche strutture nelle basiliche di S. Maria Novella e di S. Croce, come pure delle antiche cappelle che contrastavano con il nuovo principio della preghiera comunitaria, sostituendole con i nuovi altari (per tutta la vicenda, cfr. Hall, 1979). Su di essi vennero collocate nuove pale improntate agli stessi principi religiosi e dipinte dal Vasari e dalla sua scuola (cfr. scheda 09/00285760). Tra il 1857 e il 1861 la chiesa subì dei radicali lavori di trasformazione tra i quali fu compresa la trasformazione degli altari vasariani. Diresse tali lavori l'architetto Romoli subentrato a Gaetano Baccani. Agli altari furono rifatte le colonne laterali, il fregio con l'iscrizione e le statuine di coronamento, mentre furono mantenuti, per volontà delle famiglie patrone, gli stemmi ai lati della mensa. Non è chiaro però se essi siano gli originali o siano stati anch'essi in parte rifatti. Inoltre è possibile che vi siano stati scambi di stemmi tra altari (ad esempio gli stemmi dei Vecchietti sono posti oggi sull'altare di S. Caterina da Siena) o che alcuni stemmi siano stati mantenuti nella forma ma non nelle figure araldiche al momento dei cambiamenti di patronato (ad esempio l'arme dei Ricci, patroni dal 1755, entro lo scudo già Baccelli, patroni nel Cinquecento). Un ricordo dei preesistenti altari cinquecenteschi rimane in un disegno di Giorgio Vasari il Giovane (Firenze, GDSU, nr.468 2a) che ha copiato un disegno dello zio per un altare di S. Maria Novella. Per la serie di sei altari della navata sinistra esiste la scheda 09/00117482, compilata da A. M. Poma nel 1974. Prima che fosse eretto l'altare vasariano sorgeva qui l'antica cappella Minerbetti risalente al 1308. Secondo i Paatz l'altare era dedicato a san Tommaso d'Aquino
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900285766
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
- DATA DI COMPILAZIONE 1988
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2000
2006
2022
- ISCRIZIONI sul fregio - D. THOME. CANTUAR - caratteri gotici - a rilievo - latino
- STEMMI ai lati della mensa - gentilizio - Stemma - Minerbetti - 2 - alle tre spade
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0