Madonna con Bambino, angeli

dipinto, 1460-1465

Personaggi: Madonna; Gesú Bambino. Figure: angeli. Abbigliamento: contemporaneo. Paesaggi: monti; alberi; città con torri; fiume; pianura; casa. Oggetti: faldistorio; cuscino; cornice lapidea

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a tempera
  • MISURE Altezza: 95 cm
    Larghezza: 62 cm
  • ATTRIBUZIONI Lippi Filippo (1406 Ca./ 1469)
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria degli Uffizi
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo degli Uffizi
  • INDIRIZZO Piazzale degli Uffizi, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ad eccezione della dubitativa attribuzione al Ghirlandaio, proposta al momento dell'ingresso in galleria del dipinto (1796, cfr. fonti manoscritte), il dipinto è sempre stato assegnato a Filippo Lippi. Più controversa appare la questione cronologica: Berenson pensava alla metà circa del sesto decennio del XV secolo, mentre il Supino preferí posticiparla agli anni immediatamente successivi il 1457. Infatti lo studioso credette di riconoscere nel volto della Madonna il ritratto di Lucrezia Buti ed in quello del Bambino Gesú, la raffigurazione del figlio Filippino, nato probabilmente appunto nel 1457. Inoltre lo stesso Supino riprende una ipotesi avanzata precedentemente dallo Ulmann, secondo la quale il dipinto sarebbe stato eseguito come dono per Giovanni de' Medici, in ringraziamento per l'appoggio dato all'artista presso il re di Napoli, per l'ottenimento della commissione di un dipinto. Mentre il Venturi considera la tavola come una delle ultime realizzazioni del pittore, il Marchini pensa che sia da considerare come un'opera della maturità (1460-1465), in relazione con gli affreschi del Duomo di Prato. L'opera é una delle piú famose e popolari del pittore ed é sempre stata considerata un autentico capolavoro, ad eccezione del Marangoni che ebbe modo di esprimere qualche critica, in relazione al gruppo dell'angelo e del Bambino. Luigi Grassi ha evidenziato rapporti con la scultura di Agostino di Duccio e di Desiderio da Settignano, anche per l'accento "neo attico", mentre il Del Bravo preferisce, dal canto suo, privilegiare il carattere di pura astrazione formale e sentimentale che il dipinto possiede. A tergo della tavola è tracciato il disegno di una testa e di un busto a carboncino. Una replica di Filippo Lippi del 1465 ca. è conservata a Monaco di Baviera, Alte Pinakothek, n. 647
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900285102
  • NUMERO D'INVENTARIO Inventario 1890, n. 1598
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Le Gallerie degli Uffizi
  • ENTE SCHEDATORE Le Gallerie degli Uffizi
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2002
    2006
  • ISCRIZIONI atergo, su cartellino - IMPERIALE. 13 MAGGIO 1796 -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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