pilastrino di Civitali Matteo (bottega) (seconda metà sec. XV)

pilastrino, 1450 - 1499

pilastrino

  • OGGETTO pilastrino
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • ATTRIBUZIONI Civitali Matteo (bottega)
  • LOCALIZZAZIONE Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE I pilastrini 09/00235719, acquistati secondo La-sinio a Lucca (1831),risu ltano reimpiegati in Camposanto come elementi decorativi lateralidella la pide commemorative di An-tonio Branchi, morto nel 1810; la primacitazione dell'epitafio è tuttavia del 1816 (DA MORRONA 1816, p. 62):allora era mur ato a destra del monumento Vegio nel corridoio ovest;dopodiché, presumibi l-mente dopo il 1848, anno della realizzazio-nedella lapide dei caduti di quell'anno, venne spostata nella galleria sud,sotto le prime quadrifore p artendo da ovest. Gli altri due pilastrinivennero analogamente riutilizza ti come partiti ornativi della lapidecelebrativa di Ranieri Tempesti (ese guita da Enrico van Lint intorno al1830; Brogi 19420), inizialmente a des tra del monu-mento di BartolomeoMedici nella galleria ovest; quindi spost ata e murata tra la portad'ingresso del Camposanto e il monumento Algarot ti nel corridoio sud. Larimozione delle lapidi, avvenuta intorno alla met à dgli-0 anni '30(CARLI-ARIAS, 1937, p. 6), segnò il trasferimento dei qu attro pilastrininei depositi della Primaziale fino al 1986, anno in cui s ono statiesposti nel Museo dell'Opera del Duomo (CIARDI 1986). I quattro piccolipilastrini sviluppano una decorazione dal basso verso l'alto: da u npiedistallo di candeliere prende avvio uno stelo ricco di fogliami con cartelle, vasi, lampade, frutta, sfingi acefale e una ma-schera con labocc a aperta. Ciardi (1987a) ha intravisto qui il modo di intagliaredella mae stranza carrarese, che tra il 1493 e il 1494 ha realizzato unaserie di le sene della tribuna del Duomo, nonché i pannelli della basedella tomba di Arrigo VII, la formella con l'ostensorio per il ciborio diAndrea Guardi e i due piccoli frammenti di pilastri-ni (09/00235717).Filippo Venutelli, G iovan Do-menico di Petrone e Antognetto delPerrio-ne, questi i nomi di al cuni lapicidi della bottega apuana, creanomotivi con un fine ma energico modellato tanto da documen-tare unaggiornamento nel campo dell'or-nativa e nel lavoro ad intaglio vicinoalla culture fiorentina di Verrocchio e di Polla-iolo. Tuttavia lanotizia che Lasinio da circa l'ac-quisto dei pilas trini 09/00235719(1831), ci spin-ge a ipotizzare una loro esecuzione nell 'am-bito dellabottega civitalesca: sia per le mi-scele che per lo stile t rovanoinfatti riscon-tro con quattro analoghi pilastrini prove-nienti dalConvento delle Domenicane di Lucca e oggi conservati nel Museo Nazio-naledi Villa Guinigi (BELLI BARSALI 1988, p. 197)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900235718
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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