San Francesco

statua 1350 - 1399
Nino Pisano (inizi Sec. Xiv/ 1368 Ca)
inizi sec. XIV/ 1368 ca

Statua

  • OGGETTO statua
  • MATERIA E TECNICA Marmo
  • ATTRIBUZIONI Nino Pisano (inizi Sec. Xiv/ 1368 Ca): esecutore
  • LOCALIZZAZIONE Museo dell'Opera del Duomo
  • INDIRIZZO Piazza del Duomo, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dal 1623 in poi la statuetta ha una storia esterna coincidente con quellad el S. Pietro (09/00235667). Nel 1829 il Lasinio la espose in Camposanton e l corridoio nord sopra un colonnino collocato sotto l'affresco con "Lama l edizione di Cam"; sarà poi spostata sotto "La costruzione dellatorre di B abele". Nel 1935 è nel Museo dell'Opera (CARLI 1935a) ove restònei depos i ti una volta smantellato quest'ultimo. Dal 1986 è nel Museodell'Opera de l Duomo, accostata ai monumenti Scherlatti e Moricotti(BURRESI 1986). Rif e rita a Giovanni fino al Papini (1912-31) che laricondusse a Nino Pisano, l a statuetta, di straordinaria raffinatezza edeleganza compositiva, ha av u to un bibliografia critica coincidente conquella del S. Pietro (09/00235 6 67). La sua collocazione originaria ètuttavia assai probabile che non si a identica, ma che sia da ricostruirein relazione non al monumento Scherl a tti, bensì a quellodell'arcivescovo Francesco Moricotti posto, come si è g ià visto(09/00235640) nello stesso sacrario del duomo di Pisa. Infatti n o n èpresente nel dettagliatissimo documento di allogagione del sepolcro Sch erlatti alcun accenno ad altre figure di santi oltre il S. Pietro e ilS . Paolo (09/00235639), mentre è presumibile che la statuetta in esamesi deb ba connettere con il nome di battesimo dell'arcivescovo Moricottied es ser e collocata a fianco della sua effigie insieme ad un SantoVescovo (B URR ESI 1983, p.188, n°36). L'ipotesi è accolta, sia purdubitativamente co m'è doveroso, anche dal Kreitemberg (1984) che,tuttavia, nel tentativo di enu cleare dal corpus di Nino maturo la figuraipotetica di scultore di And rea di Nino, cioé suo figlio, delle quattrostatuette erratiche riferite a i d ue sepolcri (BURRESI 1893), attribuisceal padre le due statuette perve nut e in egual stato di conservazione,ossia sporche di nero fumo, cioè i S S. Pietro (09/00235667) e Francesco(in esame), ed al figlio quelle perven ute pulite, cioè i SS. Paolo eVescovo (figg.). Il fatto che lo stato di c ons ervazione fosse diverso haforse impedito che tale omogeenità fosse ric ono sciuta anche dallaMoskowitz (1985) .La studiosa attribuisce infatti a Tomm aso il S. Pietro, il S. Paolo e il Santo Vescovo (ma almeno vi ricono sce unità dimano!), ma il S. Francesco, che è da lei ritenuto autografo di N ino, ègiudicato non un lavoro tardo, né eseguito per la tomba Scherla tti, maopera precedente e autonoma, eseguita forse per la pila dell'acqu asan ta del duomo poi portata nel battistero. Ma oggi, a pulitura avvenuta, si evidenziano ancor più, a mio avviso, l'alta qualità e l'identità dimano d i tutto il gruppo
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica privata
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900235668
  • NUMERO D'INVENTARIO 2014OPAOA00235668
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • DATA DI COMPILAZIONE 1989
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1993
    2006
    2014
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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