MADONNA CON BAMBINO E SANTI

dossale,

Il dossale presenta cinque nicchie per statue a mezzo rilievo poggianti su basi a forma di esagono dimezzato. Ha terminazioni cuspidate; al di sopra di quattro di esse si ergono busti di profeti. Presenta inoltre dei pilastrini ai margini laterali ed anche una predella lavorata a bassorilievo

  • OGGETTO dossale
  • MATERIA E TECNICA MARMO BIANCO
  • ATTRIBUZIONI Jacopo Della Quercia (1371-1374/ 1438)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Giovanni Da Imola
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Sebbene oltre al nome dello scultore, alla base della Madonna col Bambino siaincisa anche la data 1422, la cronologia del dossale resta incerta ed è oggettodi un lungo dibattito critico. Il dossale dovette esser realizzato in più fasi,considerati anche i reiterati viaggi che più volte allontanarono lo scultoresenese da Lucca. Probabilmente fu iniziato intorno al 1413 e l'ultima partead esser scolpita fu la predella, databile per motivi stilistici intorno all'iniziodegli anni venti, in più spiccata prossimità con altre opere di Jacopo anch'esserealizzate in un vasto arco di tempo, come il portale della basilica di SanPetronio a Bologna. L'altare è arrivato ai nostri giorni in buone condizioni,sebbene sia stato alterato da manomissioni successive. Non ci sono giunti nèil coronamento del pinnacolo centrale-secondo alcuni studiosi (Beck 1991) essonon fu realizzato- nè le cuspidi dei pilastri esterni, mentre si è perso unterzo dello spessore della predella, tagliata ed incassata verso il muro a causadi un'alterazione seicentesca. In occasione dell'intervento seicentesco - adopera di Alessandro Fanucci nel 1625-furono danneggiate anche le due formellesui fianchi dell'altare e scomparvero gli stemmi della mercatura della setae della famiglia Trenta. Le aggiunte del Fanucci (un padiglione in marmo e volutebarocche) furono rimosse nel 1883 e sostituite da nuove decorazioni neogotiche,a loro volta eliminate nel 1947, momento a partire dal quale la cappella assunsela sistemazione attuale. Nel 1412 il Trenta ottenne il permesso di poter rifareuna delle cappelle della basilica di San Frediano e ne affidò l'incarico a Jacopodella Quercia che ebbe come aiuti Giovanni da Imola e Masseo da Lucca. Secondoalcuni studiosi i lavori per il dossale sarebbero già iniziati in questo frangenteed anzi, stando al Beck il 1412 sarebbe da intendersi soltanto come ratificaufficiale di un permesso già ottenuto in precedenza. A quattro anni di distanza,nel 1416, Lorenzo Trenta ottenne il permesso di traslare nella cappella il corpodi San Riccardo, mentre Jacopo otteneva un salvacondotto di quattro mesi perLucca. La tesi che i lavori per l' altare Trenta siano iniziati in questo momentoè propugnata da vari studiosi (Supino 1926/Pope Hennessy 1955/Seymour 1973/Bruschettini 1975), mentre altri sostengono che siano iniziati intorno al 1412-13e che il 1422 sia da leggersi in relazione alla predella (Cornelius 1896/ Venturi1908/Lazzareschi 1925/Gielly 1930/Nicco Fasola 1934).Krautheimer pensa che lefigure dei quattro Santi siano state scolpite prima della Fonte Gaia, mentrela Madonna potrebbe risalire ad un momento non troppo distante dal 1416, DelBravo che lo scultore pur iniziando ad occuparsi dell'altare sin dal 1412-13,abbia realizzato a quelle date soltanto un lavoro di sbozzatura. Altri infineritengono che anche la parte superiore dell'altare sia stata eseguita per il1422 (Mazzarosa 1843/Reymond 1907/Campetti 1933). Nuove chiavi di lettura perla data 1422 sono state di recente proposte dal Paoli e dal Beck. Secondo ilprimo dei due studiosi il 1422 sarebbe in relazione al 722, anno della mortedi San Riccardo ed avrebbe un valore liturgico/simbolico indipendente dallarealizzazione del dossale che, sempre secondo il Paoli(anche Del Bravo 1970e Beck 1991)sarebbe rimasto incompiuto. Per il Beck il committente avrebbe fattoapporre la data 1422 ed il nome dello scultore dopo la partenza di Jacopo (perla stessa opinione cfr. Beck 1966/Del Bravo 1970). Un altro spinoso problemada valutare è quello della collaborazione di Giovanni da Imola che come asserisconole carte sarebbe stato aiuto di Jacopo sin dal 1412. Sono molti gli studiosipropensi a credere che l'intervento di Giovanni - viste le ripetute assenzedi Jacopo- sia stato considerevole (fra questi sia pur con delle differenze:Venturi 1908/Lazzareschi 1925/Bacci 1936/Buscaroli 1951/Del Bravo 1970).Il Seymour(1973) e Bruschettini (1975) invece ritengono che di Giovanni da Imola potrebbeessere la testa del San Girolamo ed il profeta barbuto di una delle cuspidi(a favore di un intervento di Giovanni per i profetini cfr. anche Buscaroli1951/Pope Hennessy 1955).Opinioni spesso molto contrastanti sono state espresseanche a proposito dei rilievi della predella: Reymond sostiene (1907) che lapredella non è opera di Jacopo perchè a suo avviso è diversa da tutte le provecerte dello scultore senese; il Bacci (1933) si dichiara a favore di un interventodi Giovanni da Imola. L'ascrizione a Jacopo e la data 1422 sono accettate dalSupino(1926), Krautheimer (1928), Gielly (1930) e Paribeni (1938). Secondo ilBiagi invece la predella sarebbe stata addirittura eseguita prima del dossale.Una datazione posteriore al 1422 è stata avanzata dal Beck (1966) Del Bravo(1970) e Seymour (1973). Alcuni studiosi hanno inoltre notato nella predellariflessi di Donatello (Nicco 1958/Morisani 1962/Bertini 1965/Beck 1966/Del Bravo1970), soprattutto per la resa del rilievo molto basso. Seymour infine (1973)ha proposto che il rilie
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900216878
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI sul piedistallo della Madonna - H(oc) PO (us) FECIT IACOB (us) MAG (ist)RI PETRI DE SENI (s) 1422 - caratteri gotici -
  • STEMMI un tempo sul fianco all'estremità della predella - civile - Stemma - Trenta - tre bucrani
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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