Cristo in croce, dolenti, Trinità, ritratto di Carlo V, ritratto di Giovanna di Borbone

tabella, 1499/ 1501

Polittico racchiudente miniatura

  • OGGETTO tabella
  • MATERIA E TECNICA oro/ incisione
    pergamena/ pittura a tempera
    PERLA
    SMALTO
    RUBINO
  • AMBITO CULTURALE Bottega Francese
  • LOCALIZZAZIONE Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Il libretto fu eseguito negli anni Settanta-Ottanta del Trecento per conte nere le reliquie della passione, custodite nella Sainte-Chapelle fondata n el 1242 da Luigi il Santo. Il primo studioso che si occupa integralmente d elle vicende del libretto e della sua esecuzione è il Poggi che riporta al cune notizie su Carlo V re di Francia dal1364 al 1380, committente dell'op era. Utilizzando le informazioni desumibili dagli inventari, lo studioso p ropone una datazione dell'esecuzione del libretto verso il 1370, nello ste sso periodo in cui Carlo V aveva dimostrato un'interesse particolare per l e reliquie della Saint-Chapelle. L'oggetto infatti non è menzionato nell'i nventario del 1368. Un altro elemento per datare l'opera è rintracciato da l Poggi nei ritratti presenti sulla miniatura del libretto rappresentante Carlo V e la regina Giovanna morta nel 1378. Per questa ragione l'esecuzio ne del libretto sarebbe avvenuta tra il 1364 e il 1378. Per precisare l'ip otesi del Poggi si deve dire che il reliquiario non solo è menzionato nell 'inventario di Luigi D'Angiò del 1364 ma anche in quello di Carlo V del 13 79-80 e dei suoi successori. In Italia il libretto ricompare nell'inventar io del 1464 di Piero di Cosimo de'Medici e in quello redatto dopo la morte di Lorenzo de'Medici. E' difficile stabilire la presenza di questo oggett o a Firenze nel tesoro de'Medici. E' probabile che esso sia pervenuto in I talia tramite Luigi d'Angiò chiamato dalla regina Giovanna come successore al trono del regno di Napoli. IL libretto sarebbe rimasto in Italia dopo la morte di Luigi nella battaglia di Bisceglie avvenuta nel 1384. Non sapp iamo come il reliquiario sia giunto nelle collezioni medicee da cui scompa re dopo il 1492. Dagli Spogli Strozziani sappiamo infatti che l'Arte di Ca limala acquista nel 1493-95 il libretto dal cardinale di Siena Francesco P iccolomini, per mezzo dell'intermediario Taddeo di Agnolo Gaddi. Secondo i l Poggi (1916) i Medici lo avrebbero venduto al cardinale per saldare un d ebito che Lorenzo aveva "con la regione mercantile dei Medici". Dopo il ch e il libretto era venuto in possesso dell'Arte di Calimala in un primo mom ento se ne era proposta la divisione in tanti piccoli frammenti, successiv amente si decise di collocarlo nella teca eseguita tra il 1499 e il 1500 d al Sogliani. Stilisticamente il libretto può essere avvicinato ad altri po littici in argento dorato come quello con scene della passione di Salzbour g ee il dittico del Louvre. In particolare il secondo presenta gli stessi archetti trilobati e le montature di perle e di pietre preziose del libret to. E' interessante notare che mentre l'iconografia della miniatura della parte anteriore del libretto esprime un significato legato alla passione d i Cristo, quella della parte posteriore è l'espressione diretta della comm ittenza dei re francesi. Riguardo all'identità dei ritratti rappresentati si riteneva che essi fossero Carlo V e sua moglie. Nel catalogo del 1968 i due personaggi sono stati identificati con il fratello del re e la moglie
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà persona giuridica senza scopo di lucro
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900191279-1
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato
  • ENTE SCHEDATORE L. 41/1986
  • DATA DI COMPILAZIONE 1987
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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