Madonna con Bambino

testiera di cataletto, 1526-1527

La figura a mezzo busto della Vergine esibisce i caratteri e gli attributi iconografici tradizionali, collocata all'interno di uno spazio che occupa completamente, spazio illeggiadrito dal dettaglio della tenda collocata a sinistra e che si apre sullo sfondo, secondo la modalità adottata anche nella Sacra Famiglia di Torino e in quella di Monaco (Tozzi, 1951, p. 154), svelando un brano di paesaggio e assecondando la diffusione della luce che, così, viene generata da due fonti collocate in posizione opposta, l'una frontale, l'altra sul fondo. Tale soluzione luministica consente sia un'espansione più ampia della luce naturale, che scivola cristallina sull'incarnato dei volti e del corpo del bambino e sulla stoffa della tenda, sia il generarsi di chiaroscuri che sfumano progressivamente, armoniosamente, producendo passaggi continui, ma non eccessivamente improvvisi né bruschi, dalla luce all'ombra.Intensa e vibrante la carica sentimentale, di vaga malinconia, nello sguardo perduto della Madonna, divergente rispetto alla traiettoria di quello di Gesù: la delicata magia di un linguaggio silente che stimola una palpitante empatia di emozioni. Delizioso e poetico nella sua episodicità il particolare della mano del bambino malcelata dal velo semitrasparente della Vergine, in un'armonia c

  • OGGETTO testiera di cataletto
  • MATERIA E TECNICA tavola/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Bazzi Giovanni Antonio Detto Sodoma (1477/ 1549)
  • LOCALIZZAZIONE Siena (SI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera costituiva una delle quattro testate dipinte di un cataletto, successivamente smembrato e che aveva stimolato l'entusiasmo del Vasari che lo definì «[.] la [bara dipinta] più bella di Siena; et io credo che sia la più bella che si possa trovare» (G. Vasari, Le Vite, ediz. Ragghianti, III, Milano 1943, p. 138). I quattro pannelli, che erano collocati originariamente in coppie, a due a due retro contro retro, furono realizzati per la Compagnia di San Giovanni Battista a Siena e trasferiti nell'Oratorio dei Santi Giovannino e Gennaro nel 1785, in seguito all'abolizione della Confraternita e all'alienazione dei suoi beni a favore di varie chiese della città e della Maremma, a causa della soppressione delle confraternite laicali decretata dal Granduca Pietro Leopoldo I.Nel 1976 lo Huym (Huym, 1976, p. 208) riportava la notizia che i pannelli per il cataletto, ormai conservati nel Museo dell'Opera del Duomo di Siena, fossero collocati nell'Ufficio del Direttore; notizia confermata da una particolare circostanza: nel 1946 il Carli, descrivendo le opere conservate nelle tre sale della pinacoteca del Museo dell'Opera, non cita le quattro tavolette del Sodoma (Carli, 1946). Le opere, invece, vengono citate dallo studioso nella guida del museo, edita nel 1989 (Carli, 1989, pp. 54-55).Nel 1950 il Carli parlò per i quattro pannelli di alcune larghe ridipinture asportate, all'epoca, in un recente restauro.A sostenere per l'opera in esame, come per gli altri tre pannelli, la datazione tra il 1526 ed il 1527 intervengono due documenti di pagamento conservati presso l'Archivio di Siena e relativi al primo pagamento per l'esecuzione dell'opera, datato 11 gennaio 1526 e un secondo del 27 maggio 1527.La bibliografia essenziale relativa all'opera ed anteriore al 1950, così come viene citata dal Carli (Carli, 1950) è: Bell'artisti senesi (Ms della Biblioteca Comunale di Siena), Tomo V, c. 701; G. Frizioni, L'Arte italiana del Rinascimento, Milano 1891, p. 164. H. Cust, Giovanni Antonio Bazzi, London 1906, pp. 183-184; 298-300; E. Jacobsen, Sodoma, und des Cinquecento in Siena, Strassburg 1910, p. 60; L. Gielly, Le Sodoma, Paris 1911, p. 131, nota
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900185960
  • NUMERO D'INVENTARIO OA/3505
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici per le province di Siena e Grosseto
  • DATA DI COMPILAZIONE 2004
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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