vaso - ambito peruviano (XII-XIII)

vaso, 1101 - 1400

Vaso zoomorfo a fondo piatto con funzione funeraria rappresentante presumibilmente un'anatra con testa a tutto tondo e zampe a bassorilievo. L'ansa è a staffa con collo cilindrico verticale, alla base del quale c'è una scimmietta a rilievo plastico che presenta un forellino centrale. La superficie è ricoperta da un ingobbio rosso e crema; le decorazioni sono realizzate con pittura nera a reticolato, fasce di triangoli e motivi a "S"

  • OGGETTO vaso
  • MISURE Altezza: 21.6 cm
  • AMBITO CULTURALE Ambito Peruviano
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Ambito Chimù-lambayeque
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo di Anatomia Umana "Filippo Civinini"
  • LOCALIZZAZIONE Scuola Medica
  • INDIRIZZO Via Roma, 55, Pisa (PI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tradizione documentaria fa risalire questi scavi in area peruviana agli interessi che mossero Carlo Regnoli studioso dell’ateneo pisano, intorno al 1870. Questa esplorazione archeologica fu motivata dal clima culturale dell’epoca orientato al positivismo darwiniano, cioè quell’interesse per gli studi antropologici e per le teorie evoluzionistiche che caratterizzarono il contesto scientifico e culturale ottocentesco. Attualmente non siamo in grado di riferire i dati di scavo ad un preciso contesto archeologico, tuttavia l’analisi stilistica degli oggetti permette di individuare le tradizioni ceramiche Chimù e Chancay, che si collocano all’inizio di una successione articolata di culture. Le culture Chimù e Chancay non hanno sviluppato la scrittura le informazioni a riguardo quindi ci pervengono in maniera indiretta dai cronisti dopo l’invasione spagnola del 1532. Sappiamo che il regno Chimù si è formato sulla Costa Settentrionale del Perù, con un processo di lenta e progressiva aggregazione di territori diversi intorno ad uno stato centrale, inglobando l’area Lambayeque, fino ad una completa unificazione nel XV secolo (ipotizzando un unico organismo a carattere statale nella valle di Chancay) e alla successiva conquista Inca alla metà del XV secolo. In tutta l’arte Chimù e Chancay è presente la dimensione simbolica e in riferimento all’oggetto sono da sottolineare i rimandi al mare e gli animali: simboli di fecondità, l’uno in stretta correlazione con gli altri, le acque vengono riconosciute come parte di un ecosistema, il richiamo fondamentale per gli uccelli acquatici, i cui escrementi hanno la funzione di fertilizzante per assicurare il raccolto (nelle isole prospicenti la costa, chiamate "isole del guano", si svolgevano riti e offerte collegati a questi culti). La presenza di altri animali, come la scimmia, è riferibile a culti minori, gravitanti probabilmente intorno ad una divinità principale. Dei tratti stilistici in parte diversi, peculiari dell’area Lambayeque, permettono di individuare lo stile Chimù-Lambayeque che si caratterizza per l’ingobbio di rivestimento color crema e rosso con decorazioni geometriche in nero. Il procedimento produttivo prevedeva uno stampo bivalvo in cui inserire l’argilla tenera prelevata dal fiume e la successiva congiunzione delle due matrici, ottenendo così forme complesse in tempi relativamente brevi. A questo proposito il catalogo della mostra svoltasi a Pisa nel 1983 evidenzia che il corpo e l’ansa sono stati ottenuti con uno stampo verticali e il collo, modellato, è stato aggiunto successivamente. L’uso di questi contenitori, vista la particolarità della forma, suggerisce una funzione prettamente cerimoniale (inseriti in un secondo momento nel corredo funebre dei defunti), ipotesi che sembra confermata da esperimenti che hanno dimostrato che, se riempiti di acqua, l’ansa si rompe con facilità
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900113424
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
  • ENTE SCHEDATORE Università di Pisa
  • DATA DI COMPILAZIONE 1979
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2020
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'

ALTRE OPERE DELLO STESSO AMBITO CULTURALE