Annunciazione fra i santi Giacomo e Giovanni Battista

dipinto,

Personaggi: Madonna Annunciata; Angelo Annunciante; Dio Padre; San Giacomo; San Giovanni Battista. Simboli: colomba. Architetture: stanza. Fiori: giglio. Oggetti: scranno; letta; tenda; libro

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA intonaco/ pittura a fresco
  • ATTRIBUZIONI Giuliano Di Simone Da Lucca (notizie 1384-1410)
  • LOCALIZZAZIONE Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE L'annunciazione della Pieve di San Giorgio a Brancoli è stata attribuita a Giuliano di Simone da Massimo Ferretti (1976) che proponeva per essa una datazione nel corso del secondo decennio del XV secolo. A giudizio di chi scrive e come ho già avuto modo di sottolineare (Pisani 1998) l' affresco appartiene piuttosto alla produzione giovanile del pittore, e sembra potersi inserire negli anni Ottanta del XIV secolo. A Brancoli l' evento sacro avviene all'interno di una stanza raffigurata e pensata come una scatola aperta secondo modalità comuni agli artisti della fine del XIV secolo. L'impaccio del pittore è ulteriormente verificabile nella resa dei due Santi ai lati della scena principale, un San Giacomo ed un San Giovanni Battista da poco recuperati alla leggibilità grazie al restauro condotto da Sandro Baroni. Nei tratti somatici dei personaggi sacri colpisce una palese durezza. Sembra quasi che le mani spropositatamente grandi siano uscite dai primi dipinti lucchesi di un Angelo Puccinelli (si pensi ad esempio alla Madonna col Bambino del Museo Nazionale di Villa Guinigi o a quella della parrocchiale dei Santi Quirico e Giulitta a Veneri) piuttosto che dalle opere popolate da fisionomie più aggraziate e gentili di Giuliano di Simone, fra le quali stonano leggermente anche i volti dominati da grandi mandibole e leggermente deformati dell'angelo e della Vergine Annunciata. Tuttavia l'Annunciazione di Brancoli sembra trovare alcuni paralleli significativi, più ancora che nelle prime opere del Puccinelli nella prima produzione dello stesso Giuliano. I tipi esibiti a Brancoli si confrontano assai bene con quelli della tavola oggi presso un antiquario parigino raffigurante una Madonna col Bambino ed ancora con i personaggi raffigurati in un'anconetta oggi al Museo del Louvre. Tutte e tre queste opere parrebbero dimostrare i modi di un pittore ancor acerbo e sembrerebbero potersi inserire nella produzione anteriore al dipinto firmato e datato 1389 oggi a Castiglione garfagnana. In quest'ultimo si palesa infatti in modo impressionante l'influsso di Spinello aretino, mentre nella produzione ulteriore del pittore lucchese, testimoniata ad esempio da un laterale di polittico raffigurante due Santi diaconi, oggi alla Yale Art University, si coglie una maggior scioltezza ed un' apertura ai ritmi gotici (figure elegantissime, allungamento delle proporzioni) ancora estraneo al testo figurativo di Brancoli. I dati documentari sembrano autorizzare una collocazione degli esordi di Giuliano intorno all'inizio degli anni Ottanta del secolo- si sa infatti che nel 1383 stringe una società con altri pittori operosi a Lucca ma non è ancora emancipato dall'autorità paterna- ed a quello stesso torno di anni sembrerebbe potersi ricondurre anche l'Annunciazione di Brancoli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900064283
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1977
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2000
    2006
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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