dipinto, complesso decorativo di Grandi Gerolamo, Cassiani Stefano, Grandi Giovanni Battista, Rolli Giuseppe Maria (sec. XVII)
Dipinti raffiguranti: Il Martirio di S. Giovanni Evangelista, Il Martirio dei SS. Gorgonio e Donato, La Vergine in Gloria, quattro sibille, le virtù cardinali. Gli affreschi delle pareti del presbiterio hanno come fondo, contorno e limiti una complessa figurazione prospettica architettonica, dal basso in alto. Le figure in primo piano agiscono su una balconata sorretta da pilastri a mensoloni. Nel "Martirio di S. Giovanni", il santo circondato da aguzzini, popolo e soldati, alza il viso e le mani verso un gruppo di angeli che gli portano la palma e la corona di rose con un'iscrizione. Nel "Martirio dei SS. Gorgonio e Donato" l'azione si sposta sulla destra e tende in alto, verso le due figure nude legate alla colonna. A destra fra due colonne si affaccia l'artista sopra un'iscrizione. La cupola, composizione architettonica con prospettiva a cannocchiale, simula un portico e ha alle quattro estremità dei diametri loggiati aperti su balconata, nel vano dei quali sono gruppi di figure. Poggia idealmente su un cerchio affrescato a cornici e mensole trattenuto da stucchi in elementi di ricci e festoni in corrispondenza dei due archi laterali. In alto, al centro, sullo sfondo del cielo, angeli e cherubini in volo. Il tamburo di appoggio della composizione (Continua in OSS)
- OGGETTO dipinto
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MATERIA E TECNICA
intonaco/ pittura a fresco
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ATTRIBUZIONI
Grandi Gerolamo (notizie Fine Sec. Xvii-inizio Sec. Xviii)
Cassiani Stefano (1636/ 1714)
Grandi Giovanni Battista (1638/ 1718)
Rolli Giuseppe Maria (1645-1652/ 1727)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Nazionale della Certosa di Calci
- LOCALIZZAZIONE Museo Nazionale della Certosa Monumentale di Calci
- INDIRIZZO via Roma, 79, Calci (PI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE P. TITI, "Guida per il passeggiere", 1751, p. 300, I, 2, attribuisce al certosino Cassiani le storie laterali e il paradiso della volta; gli ornati delle pareti ad Antonio Rolli, bolognese e della cupola a "certi pittori milanesi" e sostiene che l'immagine del Cassiani a sinistra dell'altare è il suo autoritratto. A. DA MORRONA, "Pisa illustrata nelle arti e nel disegno", 1812, p. 410, dà l'opera intera alla mano del Cassiani e così il RANIERI GRASSI, "Descrizione storica artistica di Pisa e contorni", 1837, p. 255. G. PIOMBANTI, "La Certosa di Pisa", 1884, p. 134, attribuisce le figure del Cassiani che le eseguì nel 1685 e gli sfondi architettonici e gli ornati a G. Battista Grandi e Girolamo Fletti, milanesi, che le eseguirono nel 1686, il ritratto del Cassiani al Roli e menziona il certosino Domenico Ulivieri per l'iscrizione sulla corona di rose qui riportata, ricordando che questo frate si dilettava di comporre versi in latino. A. MANGHI, "La Certosa di Pisa", 1911, pp. 11, 112, riferisce che nel 1685 i monaci si rivolsero a D. Stefano Cassiani, procuratore a Lucca, cappella maggiore della chiesa di S. Paolino (1650) e a Farneta, cupola della chiesa della Certosa, fu invitato dal Pr. Basilio Besozzi milanese (1676-1699) pre frescare la cupola e il presbiterio della chiesa. Nello stesso anno i milanesi Girolamo e G. Battista Grandi, componevano i motivi architettonici e di ornato. Il Manghi attribuisce il ritratto del Cassiani a Giuseppe Roli (figurista bolognese) che lo eseguì nel 1704. Il soggetto della cupola è quello comune a quasi tutte le chiese dedicate alla Madonna e ricorda, per la composizione dei gruppi e per il tono dei colori, il dipinto della volta di S. Paolino. "La Guida d'Italia del Touring, Toscana", 1974, attribuisce al Cassiani i dipinti della cupola e delle pareti architettoniche e gli ornati ai fratelli Roli (sec. XVII-XVIII) e aiuti
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900056351-0
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1976
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DATA DI AGGIORNAMENTO
2007
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0