beato Bernardo Tolomei assiste gli appestati

dipinto ca 1721 - ca 1721

In primo piano sulla destra, sotto un baldacchino processionale damascato a fondo rosso e disegni in oro, è il Beato Bernardo Tolomei che sta comunicando una appestata adagiata a terra con un bambino in grembo e sostenuta da una donna rosso vestita alle sue spalle. Il Beato è circondato da un corteggio di religiosi nell'abito bianco degli olivetani e da un chierico in veste nera e bianca che reca il secchiello dell'acqua santa e l'aspersorio. A sinistra sono un uomo e una donna abbigliati in bianco e rosso che assistono un appestato, mentre sul fondo altri monaci olivetani e laici soccorrono ammalati. La scena si svolge all'interno di un ambiente piastrellato in marmo a motivi geometrici, delimitato da una balaustra e da una gradinata, mentre sul fondo, attraverso un'ampia arcata sostenuta da colonne, si intravedono altri ambienti in profondità

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Lombardi Giovanni Domenico Detto Omino (1682/ 1751 Ca)
  • LOCALIZZAZIONE Chiesa di S. Romano
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Ne Il Forestiere informato delle cose di Lucca, pubblicato nel 1721, Vincenzo Marchiò, a proposito della chiesa di San Ponziano, affermava che "Il Coro, con due gran Tele oggi si dipinge da Giovanni Domenico Lombardi Lucchese", permettendo così di stabilire con certezza la paternità delle tele con il Beato Bernardo Tolomei comunica gli appestati e del Miracolo del Beato Bernardo, ora conservate nel coro di San Romano, e con quell'"oggi si dipinge" di fissarne la collocazione intorno al 1721. La tela, insieme alla compagna, è costantemente ricordata nelle fonti e nella più recente letteratura guidistica e non in termini di apprezzamento a partire dal Lanzi, il quale, sulla scorta della conoscenza delle due opere, a proposito del Lombardi affermava che "non visse nella luce di Roma come il cav. Batoni suo allievo, ma n'era degno al par del Batoni o più" e le riteneva dipinte "con tanta forza e di tal magia, che si appressano al miglior stile del Guercino" (Lanzi 1795-1796; ed. cons. 1968-1974, I, p. 205). Michele Ridolfi poi vi lodava la "Savia e svariata composizione sullo stile del gran Pussino, forza e nerbo di chiaroscuro e di colorito, verità nell'espressione delle teste, le quali sono pressoché tutte tolte dal pretto naturale o dalla natura individuale, correzione non poca nelle altre estremità" (Ridolfi 1844, p. 277). Più di recente appare significatica riguardo alla straordinaria qualità che impronta le due tele la valutazione espressa dalla Meloni che le ritiene "i due massimi quadri lucchesi del primo Settecento", mentre vi scorge tracce dello stile del Guercino e del Paolini, il raggiungimento di una grandiosità compositiva di stampo romano e una abbagliante luminosità di origine veronesiana, caratteri che sembrano anticipare certe prove del Pannini e del Subleyras (Meloni 1994, p. 329). Il Martini poi coglie nelle tele una sintesi insuperata delle "componenti bolognesi e neovenete, rinforzate in senso naturalistico da uno splendido ritorno alla pittura romana del primo Seicento, e da accenti tipicamente lombardi nell'alta qualità di alcuni ritratti e nella resa obiettiva degli oggetti" (Martini 1994, p. 19). Particolarmente calzante a proposito delle figure presenti sotto il prezioso baldacchino processionale risulta ancora l'osservazione dello stesso Martini per il quale "i personaggi sono ritratti in un'assorta fissità lombardo-spagnolesca, quasi emotivamente estraniati dall'azione a cui stanno partecipando, tanto da sospenderla fuori dal tempo, in una remota eternità d'istante" (Martini 1994, pp. 19-20)
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente pubblico territoriale
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900050224
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • DATA DI COMPILAZIONE 1976
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 1999
    2000
    2006
  • ISCRIZIONI In basso a sinistra - DOMINUCUS LOMBARDI P(inxit) - lettere capitali - a pennello - latino
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

ALTRE OPERE DELLO STESSO AUTORE - Lombardi Giovanni Domenico Detto Omino (1682/ 1751 Ca)

ALTRE OPERE DELLO STESSO PERIODO - ca 1721 - ca 1721

ALTRE OPERE DELLA STESSA CITTA'