MARTIRIO DEI SANTI QUIRICO E GIULITTA

dipinto,

A sinistra siede il giudice romano Alessandro ammantato di rosso con lo scettro nella mano destra. Davanti a lui un uomo calvo indossa una veste nocciola e marrone. In primo piano, seduto sui gradini del seggio, un soldato con indosso un'armatura e un elmo nero lucenti, guarda verso lo spettatore reggendo una mazza culminante con delle punte metalliche. Al centro un manigoldo con pantaloni rossi e fascia bianca in vita ha afferrato il fanciullo San Quirico. Il bambino indossa una veste rossa con ruches bianche al collo, pantaloni rigonfi, calzettoni grigi e scarpe bianche. A destra è Giulitta con i biondi capelli sciolti sulle spalle, con indosso una veste grigio perla e manto celeste con interno giallo.Dietro la santa sono due carnefici che stanno per decollarla con la spada. In alto tre angeli spargono fiori e recano la palma del martirio. In primo piano sul pavimento a motivi geometrici grigio chiaro e grigio scuro si staglia un cane

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • ATTRIBUZIONI Lombardi Giovanni Domenico Detto Omino (1682/ 1751 Ca)
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Jacopo Ligozzi
    Passignano Domenico
  • LOCALIZZAZIONE Bagni di Lucca (LU)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nella scheda 09/00027283 compilata nel 1974, Maria Teresa Filieri ricordava che nell'Ottocento il Ridolfi aveva verosimilmente interpretato il nome iscritto in basso a sinistra della tela "PAULUS FRANCISCUS FINUCCI P. PROPRIO", ora solo parzialmente leggibile, come quello del committente e aveva proposto di attribuirla a Jacopo Ligozzi. Un'altra iscrizione apposta sul dipinto testimonia invece di un restauro condotto nel 1835. Valutazioni di ordine linguistico inducono a riferire il Martirio dei Santi Quirico e Giulitta, che in origine doveva trovarsi su uno degli altari della chiesa (altare maggiore?), al lucchese Giovan Domenico Lombardi per la presenza dei caratteristici tipi fisionomici cari al pittore e delle distorsioni e abbreviazioni anatomiche ricorrenti nella sua produzione e prima di lui, restando in ambito locale, nelle opere del Guidotti e del Paolini. Si osservi ad esempio la figura in piedi davanti al giudice, dall'accentuato hanchement che ne determina la sinuosa silhouette, mentre il gomito forza lo spazio in direzione del riguardante. La medesima osservazione vale per il manigoldo al centro rappresentato in forte scorcio con il ginocchio, il capo e le spalle tesi verso lo spettatore. Ma il personaggio più improbabile, per la sua positura incongrua, staticamente e anatomicamente incomprensibile, è quella del soldato a destra, che richiama certe figure del Guidotti, come il Santo Stefano della Madonna col Bambino e Santi della chiesa di Sant'Alessandro. Alcune figure maschili, il manigoldo e il soldato in piedi davanti al seggio, trovano poi delle stringenti affinità tipologiche nell'uomo calvo che sostiene il Cristo nel Compianto del Lombardi a Villa Guinigi. Dal punto di vista stilistico la tela si discosta dalle opere condotte dall'Omino nel primo ventennio del Settecento, dove la stesura del colore appare compatta e smaltata, rivelando maggiori affinità, nella condotta più disinvolta e l'uso di pennellate veloci e strutturanti, con i dipinti degli anni trenta, come la Sacra Famiglia della chiesa lucchese di Sant'Anna
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Ente religioso cattolico
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900027283
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Lucca e Massa Carrara
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
  • ISCRIZIONI Angolo inferiore sinistro - (Paul)US FRANCISCUS (Finucci P. Proprio) - lettere capitali -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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