LE ULTIME PENNELLATE
dipinto
1908 - 1908
Fattori Giovanni (1825/ 1908)
1825/ 1908
In primo piano un cavallo a riposo visto da tergo e lievemente dal lato sinistro. Alla sua sinistra, per terra, una macchia marrone scuro, indefinibile; ancora più a sinistra si vede un capanno in riva al mare. La costa è bassa e brulla, descritta con ocra, marrone e terra di Siena. Il cielo è grigio-azzurro
- OGGETTO dipinto
-
MATERIA E TECNICA
tavola/ pittura a olio
-
ATTRIBUZIONI
Fattori Giovanni (1825/ 1908)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Museo Civico "Giovanni Fattori"
- LOCALIZZAZIONE Bottini dell'Olio
- INDIRIZZO Via Bottini D'Olio, 7, Livorno (LI)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera che chiude la vita non solo artistica del Fattori ( composta nel maggio 1908) è significativa sia cone documento storico che come testimonianza estrema dell'arte del maestro negli ultimi anni. Gli elementi 'non finiti' consentono di leggere ancora meglio le ultime ' volontà' dell'autore: la linea nera dell'orizzonte, tracciata e mai rifinita , passa al di sopra di quel gruppo di pennellate sparse che costituiscono un ammasso informe di sterpaglie. Il cavallo, come il pagliaio, sono due scheletri, immobili e tremolanti, quasi trasparenti per la secchezza della materia con cui sono dipinti. Proprio questa trasparenza, confonde i piani della visione che sembrano del tutto assenti, se non per quell'accenno di profondità dato dal cavallo. Viene in mente quello che Raffaele Monti scriveva circa le opere tarde del maestro: "L'immagine si pone direttamente nel percorso dell'occhio dello spettatore, con un'immissione così rapida da creare una sensazione di movimento del punto di vista a planare; l'inquadratura segna il punto di tensione privilegiato per la comprensione esatta del rapporto tra presenza, peso delle masse e velocità del tempo della visione" (R. Monti, Le mutazioni della macchia, Roma 1985, p. 130). Tuttavia in quest'opera viene meno l'aspetto assertivo e quasi 'programmatico' di quelle citate da Raffaele Monti (Lo scoppio del cassone, l'aratura, l'incisione Bovi), mentre ritorna negli scarni elementi che compongono il quadro la drammatica pausa emotiva - che trattiene la veduta 'a planare' - del Cavallo bianco di proprietà della Galleria d'arte moderna di Firenze. Inoltre, l'inquietudine provocata dalla posizione malferma del cavallo, è la stessa che invade di fronte alla stentata presenza dell'acquaforte dal titolo Il vecchio cavallo (cfr. G. F. Incisioni, Firenze-Milano, 1987-1988, scheda n. 81)
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
-
CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Ente pubblico territoriale
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900049432
- NUMERO D'INVENTARIO MF 1025
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Pisa e Livorno
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza per i beni architettonici e per il paesaggio, per il patrimonio storico artistico e demoetnoantropologico di Pisa, Livorno, Lucca e Massa Carrara
- DATA DI COMPILAZIONE 1992
-
DATA DI AGGIORNAMENTO
2006
- ISCRIZIONI QUESTO DIPINTO, NON ULTIMATO E' OPERA DI GIOVANNI FATTORI - FIRENZE, 1908 L'EREDE GIO. MALESCI - Malesci G -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0