ritratto di Benedetto Silva d'Angola. ritratto di Benedetto Silva, moro bianco

dipinto, 1600 - 1699

dipinto con figura maschile

  • OGGETTO dipinto
  • MATERIA E TECNICA tela/ pittura a olio
  • AMBITO CULTURALE Ambito Fiammingo
  • LOCALIZZAZIONE Villa medicea della Petraia
  • INDIRIZZO Via della Petraia, 40, Firenze (FI)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Dipinto in tela incorniciato raffigurante Benedetto Silva “Moro Bianco D’Angola di Padre e di Madre Negri”, ritratto a mezza figura di ¾. Abbigliato con una veste tribale, tiene il braccio sinistro su un fianco e con il destro alzato regge una freccia con la parte superiore in piume bianche. Sullo sfondo un paesaggio marino con una nave in lontananza, riecheggiato dalle conchiglie appena in secondo piano dietro la figura del moro bianco. Esiste una versione a pastello (inv. 1890, n. 2522) dell’artista Domenico Tempesti (1652-1718). Benedetto Silva è stato al servizio di Cosimo III de’ Medici (1642-1723), ma quando e come sia giunto a Firenze, se per acquisto o per dono, non è dato saperlo. Probabilmente venne trasferito dall’Angola al Portogallo, e in seguito in Toscana alla corte del Granduca. Il suo nome “ Benedetto” lascia intuire che probabilmente gli venne assegnato da Cosimo stesso, il quale convinto credente, dovette accettare lo straniero solo dopo essersi assicurato della sua conversione alla religione cristiana. Il 23 ottobre 1709, Benedetto d’Angola e un altro uomo vengono registrati come i “due nuovi mori di Camera” del Granduca. L’ultima notizia nota del Silva riguarda la sua partecipazione al funerale di Cosimo III nel 1723 ( Mazzolini 2006). L’autore del dipinto è sconosciuto, lo si è collocato nell’ambito della scuola di Giusto Sustermans (1597-1681), pittore di corte della famiglia Medici dal 1621 al 1681. Tuttavia Flavio Caroli ritiene, seppur con molta cautela, che l’autore sia Antonio Franchi che dovette dipingere l’opera nel 1709. Tale attribuzione è dovuta ad un’analisi stilistica, e in particolare al modo di dipingere le stoffe seriche (Caroli 1998). Purché questa attribuzione sia valida bisogna pensare che il ritratto sia stato almeno iniziato dal Franchi prima del 18 luglio 1709, data della sua morte, ed eventualmente portato a termine dai suoi assistenti (Mazzolini 2006). E’ possibile affermare che il suddetto dipinto provenisse dalla Villa Medicea di Castello, in quanto lo si ritrova tra gli oggetti d’arte dell’inventario del 1860 della Villa di Castello
  • TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0900021710
  • NUMERO D'INVENTARIO OdA Petraia 13
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della citta' di Firenze
  • DATA DI COMPILAZIONE 1973
  • DATA DI AGGIORNAMENTO 2006
    2016
  • ISCRIZIONI sulla freccia - Benedetto Silva Moro Bianco D'Angola di Padre e di Madre Negri - corsivo - a pennello - italiano aulico
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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