rappresentazione geografica dell'Asia

stampa colorata a mano,

Carta geografica dell'Asia

  • OGGETTO stampa colorata a mano
  • MATERIA E TECNICA carta/ pittura
    carta/ stampa calcografica/ acquaforte su rame
    tela/ colla
  • ATTRIBUZIONI Blaeu Willelm Janszoon (cerchia): disegnatore/ incisore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Palazzo Poggi
  • INDIRIZZO Via Zamboni 33, Bologna (BO)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Le stanze dedicate alla Geografia e alla Nautica del Museo di Palazzo Poggi comprendono 22 carte murali da parete, circoscrivibili ai secoli d'oro della cartografia europea, in particolar modo olandese, il XVII ed il XVIII. Tra questi beni si conserva anche la Carta dell'Asia di Willem Janszoon Blaeu, stampata a Parigi nel 1685 da Alexis-Hubert Jaillot e composta da venti tavole unite e incollate su tela.L'allestimento odierno ripropone la collezione della Camera della Geografia e della Nautica dell'antico Istituto delle Scienze, stanza creata nel 1724 grazie ad una donazione del marchese Marcantonio Collina Sbaraglia (1681/1744), nella quale confluirono carte geografiche, strumenti nautici e modelli in scala ridotta di vascelli e navigli. Con l'avvento della Riforma napoleonica, nel 1802 i materiali vennero trasferiti all'Osservatorio astronomico della Specola, facente parte dello stesso complessoarchitettonico dove aveva sede l'istituto, Palazzo Poggi. In seguito, nel 1896, l'intera raccolta dedicata alla Geografia e alla Nautica, venne spostata ai Musei Civici di Bologna, dove rimase nascosta nei depositi, sino alla sistemazione nel 1937, presso il Rettorato dell'Università. Dal 2000, anno di apertura del museo, le carte sono ritornate alla loro sede originaria, a Palazzo Poggi.L’autore della carta, Willem Janszoon Blaeu, fu il capostipite di una delle più popolari famiglie di cartografi e stampatori olandesi del XVII secolo. Fu appassionato di studi matematici ed astronomici e soggiornò per circa due anni presso il famoso astronomo danese Tycho Brahe, nel suo osservatorio diUranienburg. Tale esperienza segnò una tappa importante nella carriera del Blaeu che in seguito, tornato ad Amsterdam nel 1597, si segnalò dapprima come costruttore di globi, poi, comeautore ed editore di carte geografiche e atlanti. La carta murale in esame fa parte di una serie di quattro (Asia-Africa-Europa-America, unitariamente conservate al Museo di Palazzo Poggi), edita in francese da Jaillot, il quale probabilmente possedeva alcuni rami dei Blaeu; era consuetudine, infatti, acquistare le matrici dei grandi incisori, per ristamparle aggiungendo eventuali varianti e relative indicazioni di responsabilità: il rame da cui venne tratta l'incisione in esame fu certamente rimaneggiato rispetto all'edizione originaria. L'indicazione autoriale di Willem Blaeu è accompagnata, sulla carta, dalla data 1679, riferibile alla prima pubblicazione dell'opera. Già morto dal 1638, il suo nome era rimasto legato alla produzione più tarda dell’azienda, naturalmente per motivi di prestigio.L’ampia didascalia che corre su tre lati della carta, redatta in latino e in francese, dovrebbe essere opera successiva dello stesso Jaillot, poiché esula dal modello cartografico generalmente usato dai Blaeu per le carte murali o per le immagini degli atlanti. La data 1685 posta in fondo alla didascalia permette la datazione precisa dell’edizione. Un aspetto che vale la pena di rivelare all’interno della rappresentazione è che le imbarcazioni rappresentate non sono contemporanee all’epoca di redazione della carta, ma raffigurano navi che per le caratteristiche tecnologiche possono essere collocate tra la seconda metà del '500 ed i primi decenni del '600. Affermazione valida in particolare per i Galeoni. Sono sempre raffigurati a due ponti (di coperta e di batteria) con poppa a specchio munita di due portelli per i cannoni da caccia ai fianchi del timone, castelli di prua non eccessivamente elevati, ma con casseri molto sviluppati, alti e stretti con profilo fortemente rialzato verso poppa, spesso robusti e cinti di rinforzi esterni al fasciame, con alberature a tre alberi a bompresso molto diagonale con una serpe orizzontale, vela di mezzana latina, persistenza della vela di civada, velatura degli alberi principali suddivisa in due sole vele, rispettivamente maestra e gabbia e trinchetto e parrocchetto. Il persistere nella rappresentazione iconografica di modelli navali dalle tecnologie non certo di avanguardia può dare luogo a due diverse ipotesi: la prima è che i progressi tecnici raggiunti, avendo tempi di realizzazione molto lunghi, non trovavano una immediata applicazione per grandi quantità di navigli ovvero la maggior parte della flotta continuava ad essere costituita da navi ormai vecchie. È possibile, inoltre, che le navi più antiche fossero considerate maggiormente decorative, o più semplicemente, fossero un'immagine figurativa canonizzata dai secoli
  • TIPOLOGIA SCHEDA Stampe
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800691796-3
  • NUMERO D'INVENTARIO MPPCG007
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la citta' metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara
  • ENTE SCHEDATORE Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
  • ISCRIZIONI nr - Les champetres de dont les habitans s’appellant meoriti dans le mont alchae sont les sepulcres des roys de tartarie; Roy dans le quel regno ient des chrestiens dans le temps de M. Paul venet en l’an 1290 Chasteu dans lequel utcha amis de ports contre l’irruption de Tartari (…….) gui la ville de catibalv capitale du Cathaj contient 28 milles en circuit; Campion ville prinicipale de tangut dondes abitans so (…….) gm partie chre stigns en (…….) lie mahometas vo (…..) tient ave de ce ro (…..) ient toute la (……) arbe (….) au (…..)on apporte en Europe car(……) succuir eachion. Dans le desert de Belgium l’on croit que les hommes sont seduits par des illusions diabolique turron. C(…) aville a 400 ligues de longueur (…….) astie par les roys de Chine(….) les courses des tartares; Astracan Roy Tire Son nom de la tres l’empire de ruffi en l’au(…) 554; La mer Caspie hircanz de sala ou bachu vulgair chulenskemore les maures l’appellant boharcorsum e esta dire mer enfetiee; Ianbut Medina Talnabi cest iem ou se void sepulcre de mahomet cest d’i (….) ey que vient l’encens qui est par tout le mode sarlie; De l’isle de Zocotora jadis discoriada vient l’excellent aloe appelle zocotrin avi nous est amenei; (….) isle Maldines (……) la multitude des leux caches sont innombrables, car elles sont plus de uooo en nombre et sont enfoncees et rendu plaines les unes desauelles sont habitables et les autres a’ cause qu’elles cache es sont inhabitables, la grande abondance des noix dinde au’ on appelle coavos nounrit les habitans; Dans l’islee de Ceilandroit la meilleure canele et cela en grande quantitè qu’ on l’apporte de la distribuer par tout le monde; Le tres celebres isles de Mmolucaues proche de l’isle de Gilolo, sont cina e n nombre feavoir ternate, tidore, motir , machian et bachian des quelles viennent les clous de girophles, exeeplè ques (….) es des amboines -
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