Ritratto di Pia Amadori. Ritratto femminile
disegno
Barbieri Luigi Giovanni (1885/ 1917)
1885/ 1917
Disegno a matita e pastello su carta, conservato in cornice intagliata a racemi vegetali e dorata
- OGGETTO disegno
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MATERIA E TECNICA
carta/ pastello/ matita
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ATTRIBUZIONI
Barbieri Luigi Giovanni (1885/ 1917)
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Sede della Direzione Regionale Romagna- Marche di Crédit Agricole Italia
- INDIRIZZO Piazza Sciascia, 141, Cesena (FC)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE L'opera è l'unico ritratto a pastello di Gino Barbieri (Cesena 1885- Monte Zomo, 1917) finora rintracciato, ma è da ritenere che tale produzione dovette essere ben più cospicua, dal momento che diversi ritratti eseguiti con questa tecnica risultano esposti nel 1907 a Cesena, nel negozio Saralvo di Via Mazzini ("Cose d'Arte", in "il Cittadino", Cesena, 17 novembre 1907, p. 2). Questioni anagrafiche escludono tuttavia la possibilità che il pastello in esame abbia partecipato a tale esposizione: l'effigiata, Pia Amadori, era infatti nata a Cesena nel 1893 e all'epoca della mostra aveva solo quattordici anni, mentre la giovane qui ritratta ne dimostra almeno diciotto. Più consona appare quindi una datazione compresa tra il 1910 e il 1913, anno in cui Pia lasciò Cesena per trasferirsi a Milano. Ciò sembra confermato anche dall'analisi stilistica, che pone il pastello tra i migliori prodotti della ritrattistica del cesenate: lo dimostra la raffinata resa cromatica, in cui l'intenso turchese dell'abito contrasta con le infinite tonalità di rosa e giallo che costruiscono la metà superiore dell'opera; la bellezza dell'incarnato vellutato, reso con minuti tratteggi e una sapiente orchestrazione di piccoli lumi; l'intensità espressiva dello sguardo, dalle iridi cangianti, che dimostra tutta la capacità di Barbieri di scrutare, anche con il pastello, il mondo interiore del soggetto. Non è dato sapere se il ritratto rappresenti un' opera finita o uno studio preparatorio in vista di un quadro a olio: si ha notizia di un ritratto a olio, intitolato "La Pia", esposto a Modigliana nel 1926 alla I Biennale Romagnola d'Arte, di cui però si sono perse le tracce e non esiste documentazione figurativa. Il pastello non fa parte del cospicuo nucleo di opere di Barbieri che la Cassa di Risparmio di Cesena acquistò nel 1960 dall'antiquario Aldo Gonnelli di Firenze: nell'archivio della Quadreria cesenate non si conserva memoria dell'acquisizione del ritratto che deve tuttavia essere avvenuta dopo il 1989, dal momento che nel catalogo generale dell'artista cesenate, pubblicato in quell'anno da Rossana Bossaglia e Anna Mavilla, l'opera compare ancora nella collezione padovana Eredi Amadori, famiglia a cui l'artista era legato da stretti rapporti di amicizia
- TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà privata
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800690300
- NUMERO D'INVENTARIO 400118765
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
- DATA DI COMPILAZIONE 2022
- ISCRIZIONI recto, angolo in basso a destra - G. Barbieri - corsivo - a pastello -
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0