Morte della Vergine. Dormizione della Vergine

dipinto,

Dipinto a olio su tela, conservato in antica cornice scanalata, dipinta e con battuta dorata

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Serra Cristoforo
    Cristoforo Savolini
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Cassa di Risparmio di Cesena
  • INDIRIZZO corso Garibaldi, 18, Cesena (FC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela, di cui non si conosce l'origine, fu acquistata dalla Cassa di Risparmio di Cesena nel 1986, presso l'antiquario bolognese Minaj Faldella, che operava per conto della fiorentina Marisa Cigni. Il dipinto, che al momento dell'acquisto riportava un'attribuzione al cesenate Cristoforo Serra, allievo di Guercino, fu invece ricondotto da Angelo Mazza (comunicazione scritta datata 29/12/1986, Archivio ex Fondazione Cassa di Risparmio di Cesena) alla mano del conterraneo Cristoforo Savolini. Lo studioso riscontrava infatti nell'opera l'intrecciarsi di componenti stilistiche di diversa estrazione, che rimandavano a un centro periferico dell'arte emiliana, da identificarsi con la città di Cesena, per “ il rarissimo incontro dei rimandi reniani e cantariniani con un'invenzione compositiva di origine caravaggesca, del tutto estranea alla tradizione emiliana”; lo studioso rilevava inoltre suggestioni riconducibili a Carlo Saraceni, sia nella tipologia degli apostoli che nell'impianto generale della scena. Pur riconoscendo la difficoltà nel distinguere con certezza le opere da ascrivere all' uno o all'altro dei due maggiori artisti cesenati della seconda metà del Seicento, Mazza preferì comunque assegnare il dipinto alla fase giovanile dell'attività di Cristoforo Savolini, caratterizzata da una vivace libertà sperimentale, collocando la tela entro il settimo decennio del XVII secolo, prima quindi dell'unica opera documentata del pittore, “i Santi Carlo Borromeo, Donnino e Apollonio con un devoto" (firmato e datato 1671). In attesa che la fisionomia artistica dei due cesenati venga delineata con più precisione dalla critica, nell'inventario della Collezione si è preferito conservare una più generica definizione autoriale di “pittore emiliano” e una datazione attorno alla metà del secolo
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800690246
  • NUMERO D'INVENTARIO 400118698
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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