Ritratto di fanciullo in uniforme. Ritratto di fanciullo

dipinto,

Dipinto a olio su tela, conservato in cornice di legno intagliata a racemi vegetali e dorata

  • OGGETTO dipinto
  • AMBITO CULTURALE Ambito Emiliano
  • ALTRE ATTRIBUZIONI Crespi Giuseppe Maria
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Cassa di Risparmio di Cesena
  • INDIRIZZO corso Garibaldi, 18, Cesena (FC)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE La tela, di cui non si conosce la provenienza, risulta acquistata dalla Cassa di Risparmio di Cesena nel 1987, presso l'antiquario bolognese Minaj Faldella. Nella documentazione inerente alla Collezione si conserva memoria di un parere espresso sul dipinto da Federico Zeri prima dell'acquisizione (comunicazione scritta, datata 8/11/1985): nel giudicare il quadro di “qualità assai notevole”, lo studioso vi rintracciava, soprattutto nella resa degli stivali, del nastro e dei capelli, la mano del bolognese Giuseppe Maria Crespi, datandolo tra il 1705 e il 1715. Lo studioso accostava infatti l'opera a un altro ritratto simile di ragazzo, “anch'esso un poco naif”, attribuito a Crespi da Roberto Longhi e conservato nella Collezione Kress ( Lincon, University of Nebraska); Zeri inoltre ricordava un altro dipinto di Crespi della Galleria Campori di Modena, che ritraeva, seppur con tono molto più ufficiale, il figlio del Generale Johann Pallfy in un'uniforme austro-ungarica molto simile a quella del ritratto cesenate. Se nell'inventario della Collezione si è preferito, in attesa di studi specifici sull'opera, mantenere una generica attribuzione ad artista di "ambito emiliano", rimane accertata la qualità del ritratto, di cui purtroppo non si conosce l'identità dell'effigiato. L'anonimo autore dimostra infatti un'attenzione particolare nella resa accurata dell'elegante uniforme militare: minuziosi tocchi di luce illuminano di riflessi i pantaloni e gli stivali del bambino, così come delineano con precisione i dettagli in filo argentato che arricchiscono la giubba, quali gli alamari o la fusciacca in vita. Gli strumenti di gioco (la racchetta e il volano), abbandonati sul pavimento le cui piastrelle in fuga prospettica misurano lo spazio, stridono con l'ufficialità del ritratto in uniforme, così come l'espressione arguta e le gote arrossate del viso ancora fanciullesco contrastano con la serietà della capigliatura da adulto. Con grazia poi il bambino trattiene un nastro rosso, alla cui estremità è legato un uccello svolazzante, che ricorda nel piumaggio un cardellino
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800690240
  • NUMERO D'INVENTARIO 400118718
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini
  • DATA DI COMPILAZIONE 2022
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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