dipinto - olio su tela, opera isolata di Malatesta Adeodato (attribuito) - ambito modenese (secondo quarto XIX)
dipinto olio su tela
ca 1829 - ca 1830
Malatesta Adeodato (attribuito)
1806/ 1891
dipinto ad olio su tela
- OGGETTO dipinto olio su tela
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MATERIA E TECNICA
tela/ pittura a olio
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MISURE
Altezza: 62 cm
Larghezza: 46 cm
- AMBITO CULTURALE Ambito Modenese
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ATTRIBUZIONI
Malatesta Adeodato (attribuito): pittore
- LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Estense
- LOCALIZZAZIONE Gallerie Estensi
- INDIRIZZO Largo Porta Sant’Agostino, 337 - 41121 MODENA tel. 0594395727 - fax 059230196 pec: mbac-ga-esten@mailcert.beniculturali.it ga-esten@beniculturali.it, Modena (MO)
- NOTIZIE STORICO CRITICHE Il dipinto è citato nel catalogo dell’Esposizione dell’Accademia di Modena del 1830 (come opera spedita da Firenze) col titolo «L’inverno in figura di vecchio che soffia in un tizzone». Ferdinando Asioli (Modena, 1822-1905), descrive l’opera come uno dei più pregevoli lavori del periodo fiorentino: «quanta virtù indagatrice del vero nello sforzo che fa il rubicondo e paffuto giovinotto a sprigionare dal tizzone scintille, che si traducono in fiamma! Le orbite degli occhi, che si restringono sotto le palpebre superiori, le pupille che convergono al centro, le nari semichiuse, le turgide labbra, che si disegnano a triangolo, offrono esempio di uno studio magistrale, preludente alle vittorie dell’odierno naturalismo» (Asioli, 1905, p.22). L’opera dovette essere realizzata entro i primi mesi del 1830, quando l’artista studiava ancora a Firenze e mostrava particolare interesse per i dipinti caravaggeschi e fiamminghi degli Uffizi, come testimonia la copia della Natività di Gherardo delle Notti. L’autore era, in quel periodo, assai interessato agli effetti della luce nei contesti notturni. Lo testimonia persino il ritratto di Giuseppe Martinengo esposto all’Accademia di Firenze in occasione del concorso triennale del 1828. Lo sottolinea la «Gazzetta di Firenze» del 15 novembre 1828 (n. 138, p. 4) che lodava questo suo ritratto eseguito al lume notturno. Ritornando al soggetto in argomento, è evidente che Adeodato Malatesta riuscì a rendere appieno la toccante figura, probabilmente ispirandosi al Pigmalione di Godfried Schalcken (Made, 1643 – L'Aia, 16 novembre 1706), opera che aveva avuto modo di osservare agli Uffizi, immagine evocativa ambientata anch’essa in un suggestivo contesto notturno
- TIPOLOGIA SCHEDA Opere/oggetti d'arte
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CONDIZIONE GIURIDICA
proprietà Stato
- CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800676904
- ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA GALLERIA ESTENSE
- ENTE SCHEDATORE GALLERIA ESTENSE
- DATA DI COMPILAZIONE 2019
- LICENZA METADATI CC-BY 4.0