fanciulla piangente sul grembo di un'altra seduta

disegno preparatorio, ante 1881 - ante 1881

Disegno a carboncino con lumeggiature a biacca, su carta azzurrina. Schizzo preparatorio concentrato nella parte centrale del foglio. Rappresenta due figure femminili, molto realistiche, raffigurate parzialmente. Nella parte alta è collocata una figura con il viso rivolto verso il basso e le braccia distese per sorreggere la secoda figura posta nella parte inferiore. Quest'ultima è vista di spalle, con la testa poggiata sul grembo dell'altra. Il capo è rivolto a destra e tiene gli occhi chiusi. La resa delle ombre è affidata al tratteggio morbido del carboncino, in alcuni punti incrociato e in altri il tratto è marcato. La luce è realizzata con pochi tocchi di biacca. L'immagine è straordinariamente reale

  • OGGETTO disegno preparatorio
  • MATERIA E TECNICA carta azzurra/ carboncino
    carta azzurra/ biacca
  • ATTRIBUZIONI Barilli Cecrope (1839/ 1911): disegnatore
  • LUOGO DI CONSERVAZIONE Galleria Nazionale di Parma
  • LOCALIZZAZIONE Palazzo della Pilotta
  • INDIRIZZO Piazzale Pilotta, 13A, Parma (PR)
  • NOTIZIE STORICO CRITICHE Nell'Inventario generale corrente, manoscritto del 1938-39 e anni seguenti, conservato presso la Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio di Parma e Piacenza è segnalato che lo stato di conservazione risulta buono. Il disegno è inventariato come: "Una fanciulla si abbandona piangendo sul grembo di un'altra figura seduta”, fu acquistato nel 1912 dal figlio del pittore insieme ad altri 13 schizzi e bozzetti. Il disegno fu realizzato da Cecrope Barilli dopo il suo rientro a Parma, quando nel 1878 fu chiamato per ricoprire la cattedra di figura all’Istituto di Belle Arti. Negli anni 1880-1881 l’artista realizzò una grande pala d’altare per il Duomo di Cortemaggiore, la “Madonna delle Grazie”. Il dipinto venne esposto al culto il 28 giugno 1881. Per quest’opera il pittore produsse una serie di disegni e bozzetti, per la maggior parte conservati nella Galleria Nazionale di Parma. La Galleria ne conserva anche una prima idea generale (inv. n. 1432). Principalmente si tratta di studi parziali di figure, rappresentate in vari atteggiamenti. In queste immagini il pittore mostra un linguaggio nuovo. Il dipinto descrive una scena inconsueta per questi luoghi, il naufragio di una barca. L’imbarcazione è incagliata ad uno scoglio, un uomo giace al suo interno, mentre alcuni naufraghi, invocando dal cielo la grazia, tentano di salvarsi aggrappandosi alla roccia; una donna viene sorretta da un angelo dalle sembianze femminili, qui la scena raggiunge il culmine della drammaticità. Sullo scoglio domina la Vergine delle Grazie, pronta ad intercedere per la salvezza dei superstiti; al suo fianco compare la figura di un altro angelo: la torsione del corpo rende l’immagine molto dinamica, come se accorresse per portare soccorso e, allo stesso tempo, lo sguardo è attratto dalla figura della Madonna. Il disegno in questione è strettamente collegato al foglio con inv. 1427, entrambi raffigurano la stessa donna, rappresentata solo dalle spalle e dalla testa, appoggiata al grembo di un'altra figura femminile (nella pala d'altare si tratta di un angelo). Rispetto al dipinto finale, l'immagine è riprodotta in controparte, pur rimanendo quasi invariata. Nelle raccolte della Pinacoteca esiste anche un bozzetto ad olio dove è rappresentata la stessa donna orante. ripresa quasi totalmente nel dipinto finale
  • TIPOLOGIA SCHEDA Disegni
  • CONDIZIONE GIURIDICA proprietà Stato
  • CODICE DI CATALOGO NAZIONALE 0800636358
  • NUMERO D'INVENTARIO 1430
  • ENTE COMPETENTE PER LA TUTELA Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
  • ENTE SCHEDATORE Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Parma e Piacenza
  • DATA DI COMPILAZIONE 2016
  • ISCRIZIONI verso, in alto a sinistra - 27 - caratteri vari - a matita -
  • LICENZA METADATI CC-BY 4.0

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